Fiat sperimenta il biometano con una Panda speciale

La citycar torinese sarà alimentata con il gas prodotto dai reflui fognari e porterà a termine un test di 80.000 km.
Fiat sperimenta il biometano con una Panda speciale
Alessandro Vai
3 min

ROMA - I reflui fognari come carburante di una Fiat Panda. Detta così potrebbe sembrare strana, ma se parliamo invece di biometano tutto acquista un senso. È proprio questo carburante che alimenta uno speciale esemplare della piccola torinese che ieri ha iniziato un test di 80.000 chilometri, partendo dal Motor Village di Torino, con il Gruppo CAP, ovvero l’azienda che gestisce acquedotto, fognatura e depurazione nella Città Metropolitana di Milano. Durante il periodo di test l’auto effettuerà verifiche approfondite all’interno del CRF (il Centro Ricerche di FCA) che valuterà se il biometano prodotto da Gruppo CAP avrà o meno particolari effetti sul motore.

REFLUI - La Panda verrà rifornita solo con il biometano prodotto dai reflui fognari trattati nell'impianto di Niguarda-Bresso, dove il Gruppo CAP sta trasformando i suoi depuratori in bio-raffinerie per produrre carburante dalle acque di scarto. L’intento è quello di aprire il primo distributore di biometano nel milanese, quindi a chilometri zero. CAP stima che il solo depuratore di Bresso potrebbe arrivare a produrre quasi 342 mila chilogrammi di biometano, sufficienti ad alimentare 416 veicoli per 20 mila chilometri all'anno.

PARTICOLATO - Il biometano è un gas che ha le stesse caratteristiche del metano ma è prodotto da fonti rinnovabili o a zero impatto e rappresenta una valida soluzione per la mobilità del futuro. Consente risparmi sul rifornimento fino al 56% rispetto alla benzina e fino al 30% rispetto al gasolio. Il metano tradizionale ha minime emissioni nocive con il particolato ridotto praticamente a zero, così come gli ossidi di azoto e gli idrocarburi. Tutte qualità che migliorano ulteriormente con il biometano, soprattutto nel calcolo "well to wheel", cioè dal pozzo alla ruota.

EMISSIONI - Se una Panda alimentata a metano ha emissioni del 31% inferiori a quelle del corrispettivo modello a benzina il valore sale al 57% miscelando al gas naturale il 40 per cento di biometano. Se poi, come accadrà nella sperimentazione con il Gruppo CAP, la Panda sarà alimentata al 100% con biometano estratto da reflui fognari, la riduzione di emissioni di CO2 può raggiungere il 97%: in sostanza quanto una vettura elettrica rifornita con corrente proveniente per intero da fonti rinnovabili, come l'eolico.


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