Piazza Affari si tinge di rosso Ferrari

La Borsa di Milano impavesata con le bandiere di Maranello: da oggi via alle quotazioni del Cavallino dopo la separazione da FCA.
Francesco Colla
3 min

ROMA - Il Palazzo della Borsa di Milano si è tinto di rosso Ferrari, con le bandiere della casa di Maranello sulla facciata. Questa mattina alle 9.00 il titolo del Cavallino Rampante ha debuttato a Piazza Affari dopo la separazione da FCA. Alla cerimonia ha partecipato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, accolto con un applauso e omaggiato con un modellino di 125S, la prima vettura mai realizzata dalla Casa modenese. Davanti al Palazzo della Borsa, come era avvenuto a New York in occasione della quotazione a Wall Street, è esposta l'intera gamma della casa di Maranello: una decina di modelli tra i quali l'ultima nata, la F12 Tdf

GRAZIE RENZI - "Con la quotazione si è aperto un nuovo capitolo. È un nuovo traguardo, una nuova partenza". Questo il primo commento del Presidente di Maranello Sergio Marchionne: "Competere sul listino di Milano per la Ferrari è come tornare alle origini". Il manager ha inoltre così ringraziato il Premier Renzi: "Nonostante un'agenda fitta di impegni ha trovato il tempo di venire qui. Un grazie anche "per quello che sta facendo per il Paese". 

VINCERE NEL 2016 - D'obbligo un commento anche sull'importanza dei risultati in pista delle Rosse, che si rifletteranno sul titolo: "Le performance della scuderia sono essenziali alla Ferrari. Abbiamo investito tantissime risorse finanziarie. Il lavoro del 2015 è una base eccezionale per una stagione di successi nel 2016. Vedremo a marzo nella prima gara in Australia, per vedere come stiamo a livello competitivo. Dobbiamo vincere subito. Capisco le difficoltà del circuito, ma dobbiamo subito confrontarci e azzerare le difficoltà del passato".

PARLA RENZI - Dal canto suo il presidente del Consiglio ha voluto ringraziare i vertici di FCA e di Ferrari per aver quotato anche a Milano uno dei brand più prestigiosi del mondo. "Forse - ha dichiarato Renzi - Marchionne lo avrebbe fatto comunque ma in un viaggio a Melfi con lui e John Elkann avevamo chiesto tre cose: sfruttare appieno il jobs act e con le assunzioni a Chieti è stato fatto, non dimenticare l'Ilva e su questo ci sono segnali importanti, e quotare anche a Milano". Il premier ha sottolineato "i risultati eccezionali" della Borsa Italiana che ha chiuso un 2015 con un +13,2%, risultato per cui si è complimentato e ha aggiunto che questa è una "straordinaria occasione per gli investitori, per chi crede che la bellezza si coniughi all'innovazione e all'ingegneria". 


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