Ford annuncia 1.400 licenziamenti in USA e Asia

Nei prossimi anni verrà tagliata del 10% la forza lavoro in Nord America e nell'Asia Pacifica
Ford annuncia 1.400 licenziamenti in USA e Asia
Alessandro Vai
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ROMA - Nei prossimi dieci anni le Case automobilistiche andranno incontro a un processo di trasformazione, il più grande che abbiano mai attraversato, secondo la maggior parte degli analisti. Le motivazioni di questo cambiamento vanno individuate sostanzialmente in tre aree che diventeranno sempre più determinanti: la guida autonoma, la connettività e la trazione elettrica. Aree che finora hanno avuto poca o nessuna importanza rispetto al core business dei costruttori, ovvero l'auto pura e semplice.

TAGLI - Così, in un'epoca in cui il ferro, il grasso e i bulloni che stanno sotto la carrozzeria hanno sempre meno importanza, anche la forza lavoro deputata alla loro costruzione e al loro montaggio ne ha di meno. Così non c'è da sorprendersi se Ford ha annunciato che nei prossimi anni intende tagliare del 10% la propria forza lavoro in Nord America e nell'Asia Pacifica attraverso l’adesione volontaria a programmi di esodo e pre-pensionamento. Il primo passo di questa riorganizzazione aziendale coinvolgerà circa 1.400 dipendenti a partire dal prossimo mese di settembre.

EUROPA - «Rimaniamo focalizzati sulla nostra strategia di crescita, sintetizzabile in tre punti - ha commentato Mark Fields, Presidente e CEO di Ford Motor Company - continuare a investire nei punti di forza del nostro core business, rendere profittevoli le attività meno più deboli e crescere nelle emergenti opportunità di business legate alle nuove soluzioni di mobilità”. Da questo discorso è esentata Ford Europa, che vista la crisi che il mercato europeo ha attraversato negli ultimi anni ha già raggiunto un'efficienza accettabile.


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