<span style="line-height: 20.8px;">Covini C6W, la supercar italiana a 6 ruote</span>

Erede contemporanea della Tyrrell P34 vanta un motore da 400 cv e raggiunge i 300 km/h. Ma la vera forza è nella stabilità grazie alle quattro ruote sterzanti anteriori.
C6W, la supercar a 6 ruote: foto
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Risale a 8 anni fa la presentazione ufficiale della Covini C6W, la "avanguardistica" vettura a 6 ruote ideata dall’ingegnere italiano Ferruccio Covini. L’auto si guadagnò subito un posto di spicco nel lussuoso mondo delle supercar, anche se fino ad ora solo pochi esemplari hanno visto la luce, meno di una decina. Oggi, dopo uno stop durato quasi sei anni, Covini annuncia la ripresa della produzione con un modello avanzato: la CW6 Evolution.

L’avventura di Ferruccio Covini inizia però ben prima del 2008, e non si ferma alla progettazione della sei ruote. Per risalire agli albori dobbiamo spostarci ad Arena del Po, paese in provincia di Pavia,e andare indietro nel tempo fino agli anni Sessanta. Covini, allora ragazzino, sviluppa la sua passione per le automobili giocando a riconoscerne i modelli dal rombo dei motori che sente sfrecciare sulla Via Emilia. Da qui alle prime idee visionarie, ai primi disegni, e alle prime futuristiche creazioni, il passo è breve, e il sogno prende forma nel 1979, con la fondazione della Covini Engineering

In qualità di progettista, designer e consulente, Covini concentra la sua attivività sull’innovazione e sulla sperimentazione, dedicandosi con fervida passione alla costruzione di prototipi molto avanzati e di vetture statiche e dinamiche realizzate artigianalmente. Spiccano infatti, nella produzione dell’ingegnere pavese, supercars futuristiche e futuribili, nonché sperimentazioni d’avanguardia.

Covini è il primo, ad esempio, ad implementare la motorizzazione diesel su una vettura sportiva – la B24/Sirio, presentata al Salone dell’auto di Ginevra del 1981. Concepita come esperimento al fine di verificare lo stato dell’arte tecnologico, è la prima vettura stradale con motore diesel a superare i 200 km/h. Nel 1998 segue il progetto della C36 Turbotronic, che vanta prestazioni ad altissimo livello e che, con i suoi 313 cavalli di potenza, raggiunge una velocità di 300 km/h.

La vera innovazione arriva, però, nel 1998. Dopo ben 34 anni di incubazione nasce la C6W: 6 ruote per più di 400 cavalli, lanciati a 300 km/h. Il coupé decappottabile introduce all’interno del segmento delle auto sportive la soluzione adottata alla fine degli anni ‘70 dalla Tyrrell P34,  celebre monoposto di F1 a 6 ruote. La CW6 è caratterizzata da un telaio tubolare in acciaio con rinforzi in carbonio e una carrozzeria in fibra di vetro e carbonio, grazie a cui il peso del veicolo e decisamente contenuto, attestandosi attorno ai 1150 kg.

La vera forza del modello sta però nella sua sicurezza: le 4 ruote sterzanti anteriori consentono di migliorare la frenata, il comfort di marcia, nonchè la stabilità direzionale, riducendo tra l’altro la possibilità del fenomeno dell’acquaplaning. Covini oggi è pronto a riprendere la produzione di questa vettura unica con un modello migliore e più all’avanguardia, proiettando ancora una volta l’Italia nell’eccellenza del mercato automobilistico globale.


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