Italiana la prossima auto del Presidente USA?

Nel 2016 la limousine presidenziale (una Cadillac DTS) verrà pensionata e ora il governo USA ha indetto una gara tra i costruttori per la prossima fornitura, alla quale partecipa anche Fiat-Chrysler.
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Pneumatici rinforzati al kevlar, serbatoio in fibra di carbonio, blindatura di oltre 12 centimetri in grado di resistere ai razzi, interni a tenuta stagna in caso di attacco con armi chimiche. Quando si tratta della sicurezza del loro cittadino numero 1 (visti anche i tragici precedenti), gli americani non badano a spese e i requisiti richiesti per la produzione della nuova auto presidenziale sono veramente altissimi.

L'attuale "limo" utilizzata da Obama durante le visite ufficiali, la mastodontica Cadillac DTS, soprannominata "The Beast", andrà infatti in pensione allo scadere del mandato dell'attuale Presidente e il nuovo inquilino della Casa Bianca avrà a disposizione una nuova auto, di fabbricazione rigorosamente "made in USA".

Alla gara parteciperanno però non solo Ford e General Motors, ma anche Fiat-Chrysler: nonostante gli ottimi rapporti tra Marchionne e Obama, la scelta potrebbe però cadere nuovamente su una Cadillac (GM), che era stata utilizzata anche da George Bush Jr. La storia delle auto presidenziali risale al periodo antecedente alla Prima Guerra Mondiale, quando Theodore Roosvelt acquistò la prima auto governativa, una Stanley Steamer, poi sostotuita da una Ford Model M, anche se per tutti gli anni '20 i Presidenti viaggiavano normalmente per Washington in carrozza. La svolta arrivo con Franklin Delano Roosvelt alla fine degli anni '30 che fu il primo a utilizzare un'auto blindata (sequestrata ad Al Capone). Rimane tragicamente famosa la Lincoln Continental sulla quale venne ucciso il Presidente Kennedy durante l'attentato di Dallas del '63. 

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