Aston Martin, il SUV si farà

La Casa di Gaydon ha confermato un investimento di 200 milioni di sterline per lo sviluppo di nuovi modelli, tra cui la versione definitiva della sport utility DBX presentata a Ginevra.
Aston Martin DBX, Salone di Ginevra 2015: foto
2 min
 Chi ha avuto la possibilità di vederla dal vivo allo scorso Salone di Ginevra potrà confermare che l'Aston Martin DBX, piaccia o meno, è una concept car di fortissimo impatto. Impossibile non notarla, con il frontale imponente, gli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere e l'abitacolo minimalista dominato da essenze pregiate. Senza considerare la rivoluzionaria propulsione affidata a quattro motori elettrici alimentati da batterie al solfuro di litio, uno per ruota a garantire potenza e trazione integrale. 

Difficile anche che non ricevesse consensi dal sempre più vasto e globalizzato mondo dei "crossover-maniac" e che quindi rimanesse un puro esercizio di stile. Dettto, fatto. La Casa di Gaydon ha confermato, tramite il CEO di Aston Martin Lagonda, Andy Palmer, che "I fondi extra ci consentiranno di sviluppare nuovi modelli e rafforzare la nostra presenza nel segmento del lusso fino al termine del decennio. La DBX Concept ha generato un interesse andato oltre ogni nostra aspettativa e i nuovi investimenti ci consentiranno di realizzarla, andando a creare il più forte portfolio nella storia del marchio".

Il denaro, 200 milioni di sterline (270 milioni di euro al cambio attuale) deriva dall'emissione di azioni privilegiate, di cui una prima metà è già stata emessa, mentre la seconda seguirà nei prossimi 12 mesi; i soggetti che le riceveranno sono gli azionisti di maggioranza, ovvero Investindustrial e Tejara Capital.  Aston Martin ha anche annunciato il risultati economici relativi al 2014, che si è chiuso con un fatturato di 468 milioni di sterline e un margine operativo lordo di 66 milioni. Non è ancora stata dichiarata una data di commercializzazione, ma è probabile che il nuovo SUV possa arrivare sul mercato già entro il 2016, magari anche con un V8 o V12 sotto al cofano e in versione ibrida. Aston Martin diventa così l'ennesimo marchio di lusso a esplorare la strada crossover dopo, ultime in ordine di tempo, Maserati, Bentley e quasi sicuramente Rolls-Royce. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA