Mazda, spettacolo a Goodwood: da Le Mans alla MX-5, sfilata di gioielli

La Casa di Hiroshima è stata la vera grande protagonista dell’evento britannico
Mazda, spettacolo a Goodwood: da Le Mans alla MX-5, sfilata di gioielli
7 min

di Pasquale Di Santillo

Sì, va bene al festival of Speed di Goodwood 2015 c'è il debutto Mondiale dell'Aston martin Vulcan da 800 cv, la “prima” inglese della ferrari 488 GTB, della Ford Focus RS e della Koenigsegg Regera, ma l'edizione in corso ha un sola vera regina: la Mazda. Con tutta la sua tradizione sportiva. Non a caso il “cuore” della manifestazione è una scultura spettacolare, alta ben 40 metri, posta proprio di fronte alla Goodwood House, la casa di Lord March che mostra due piloti Mazda proiettati verso il cielo su una pista fatta di travi di acciaio ritorti.

PROTAGONISTA - Ispirata al tema di design  KODO di Mazda - Soul of Motion, la creazione dell'artista Gerry Judah trasmette una grazia e un’agilità che nascondono la complessità dell'impianto, realizzato utilizzando ben 120 tonnellate di acciaio. Ognuna delle 418 travi in ??acciaio è posizionata  con un angolo diverso, facendo sì che la struttura complessiva sembra effettivamente “pendere” sugli spettatori.  
“Quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità di realizzare una struttura centrale a  Goodwood , volevamo che mostrasse le caratteristiche del brand che passano anche attraverso la nostra filosofia di design KODO", ha detto Ikuo Maeda, Mazda Executive Officer and General Manager Design Division. "Gerry ha espresso fedelmente il nostro marchio in una struttura sorprendente che è chiaramente KODO. C'è una leggerezza e al tempo stesso sensazione di robustezza , eppure riesce a dare un incredibile senso di movimento.”
La creazione di Judah, concepita per integrarsi al panorama del West Sussex ha affascinato anche il patron, Lord March.
"Il tema di questa edizione del Festival of Speed è “acceleratore a tavoletta senza paura: sfidare il limite”. E la continua spinta di Mazda a rifiutare le soluzioni tecniche più convenzionali prediligendo qualcosa di unico è perfettamente in linea con questa filosofia. Siamo lieti di celebrare con la Mazda Central Feature i risultati sportivi che hanno guidato lo sviluppo della tecnologia nelle auto di tutti i giorni e di mostrare al pubblico di Goodwood la  gamma attuale di Mazda".
Già, perché tutti i 200.000 appassionati che sin sono dati appuntamento come al solito a Goodwood prima di accarezzare i gioielli del passato hanno avuto la possibilità di godersi lo spettacolo della nuova Mazda MX-5 ambasciatrice del marchio e simbolo del design originale, nuovo della Casa di Hiroshima. Bellissima per proporzioni di stile, design complessivo e fascino immutabile, la due posti cabrio giapponese è ormai pronta a sbarcare anche sul mercato italiano. E a Goodwood ha vissuto un'altra tappa di avvicinamento al suo debutto.

PASSATO - Tornando indietro con il tempo, bisogna ammettere che la storia sportiva di Mazda non è proprio tra le più diffuse, dagli appassionati. Eppure è vera, profonda, ricca di gare, idee, innovazioni, tecnologie e anche vittorie. Una storia iniziata negli anni 60, in cui Mazda si impegnò a promuovere e presentare il suo motore rotativo, in un contesto non facile come quello di una gara automobilistica. Da allora, quel motore, proprio quello ha vinto 100 gare IMSA. Al punto che Mazda ha ricevuto anche premi e riconoscimenti per i due successi al British Touring Car Championship e nelle varie gare di endurance a Daytona, Spa e soprattutto Le Mans.
Già, la vittoria più famosa rimane quella ottenuta al circuito di la Sarthe nel 1991, con la famosa Mazda 787B guidata dal pilota di F.1 Johnny Herbert. La Mazda 787B è una delle due vetture raffigurate nella scultura. L’altra è la Mazda LM55 Vision Gran Turismo. Realizzata per un gioco Playstation di simulazione di gara -- Gran Turismo 6, -- la LM55 a Goodwood fa il salto dalla realtà virtuale a quella reale.

PASSERELLA - Per celebrare quel trionfo del 1991 a Le Mans, Mazda ha organizzato una sfilata-omaggio con vetture da competizione a motore rotativo, compresa la macchina del trionfo 1991. Assieme al telaio vincitore, sulla collina di Goodwood c’era anche la Mazda 787 con lo chassis numero 002, ritiratasi nella 24 ore del 1990, e giunta 8ª dietro la 787B vincente nel 1991. Di proprietà e della Mazda Nord America, la “002” era ancora una volta a fianco della 787B “Charge” nell’edizione 2015 del Festival della Velocità, assieme a due vetture del team Le Mans Mazda del 1991.
Guidate dai loro proprietari privati, anche due Mazda 767B e una Mazda 757, mentre la Chevron B16-Mazda di Kent Abrahamsson ha celebrato il debutto nel 1970 della Casa di Hiroshima a Le Mans per merito del Team belga Levi’s International.


CUORE AMERICANO - Da Le Mans ai circuiti del Nord America, il panorama non cambia con lo spettacolo delle vetture di Hiroshima. A far da apripista è la “fiammeggiante” RX-792P del 1992, costruita per gareggiare nel campionato Sport Prototipi IMSA. Equipaggiata con lo stesso motore della 787B, a seguito di cambiamenti  nel regolamento di categoria il suo sviluppo dovette essere abbandonato prima che avesse la possibilità di mostrare il suo vero potenziale, ma la splendida RX-792P è passata alla storia come l'ultima Mazda ufficiale ad utilizzare il quadrirotore R26B che aveva trionfato a Le Mans.
L'altra stella proveniente da oltreoceano è la IMSA GTO RX-7 del 1991. Un'auto che, nel suo cammino verso la vittoria nel campionato IMSA GTO costruttori e piloti del 1991, ha contribuito a costruitre  il mito di imbattibilità della RX-7 con ben 100 vittorie di classe in 12 anni di competizioni IMSA. Alimentato dallo stesso motore 13J a quattro rotori del  prototipo 767B Gruppo C, questo bolide con telaio in acciaio e carrozzeria in pannelli compositi ha corso per la prima volta nel Regno Unito a Goodwood.
Di proprietà dell’appassionato britannico Kevin Doyle, una RX-7 molto meno modificata ma vincitrice della 24 ore di Spa del 1981 ha avuto anche lei  un ruolo da protagonista nell’edizione 2015 del Festival della Velocità. Questa vettura condotta  da Pierre Dieudonne e Tom Walkinshaw diede a Mazda la sua prima grande vittoria in una prestigiosa 24 ore. Con sette partecipazioni a Le Mans e la vittoria nelle 24 Ore di Spa, Pierre Dieudonné è una pietra miliare di Mazda nelle competizioni, e ha avuto modo di reincontrare la RX-7 con la quale trionfò in Belgio 34 anni fa a Goodwood e ha partecipato alla cronoscalata nella 787B vittoriosa a Le Mans.
Nuove categorie di competizione motoristiche emergenti sono state poi esaltate da 'Mad Mike' Whiddett e la sua RX-7 che hanno partecipato al gara di drifting “Catch my Drift”.
Sì, il 2015 è il Festival of Speed di Goodwood, provincia di Mazda.


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