Incidenti stradali: ecco il sito che ti mette in guardia<br />

Un nuovo portale lanciato dall’ACI svela quali sono i tratti più pericolosi e quali sono le tipologie di incidenti più frequenti e quando avvengono
Incidenti stradali: ecco il sito che ti mette in guardia
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F. P.
2 min

E’ nato www.lis.aci.it il nuovo portale liberamente accessibile a tutti gli utenti e dedicato alla consultazione dei dati annuali relativi agli incidenti stradali e alla loro localizzazione sulla rete viaria principale. Due le tipologie di dati contenute nel nuovo sito di servizio: i dati statistici degli incidenti stradali (divisi anche per Regioni e Province) e i focus delle statistiche sulla rete viaria principale, cioè su autostrade (comprese tangenziali, raccordi, diramazioni e trafori), strade di interesse nazionale e tutte le strade regionali e provinciali precedentemente gestite dall’ANAS.

QUANTE INFORMAZIONI - Nella sezione “Localizzazione”, inoltre, per ogni chilometro di ciascuna strada presa in esame è riportato il numero di incidenti, incidenti mortali, morti e feriti registrato nell’anno di riferimento e nei due anni precedenti. In relazione solo all’ultimo anno, invece, è riportato il numero di incidenti che coinvolgono veicoli per trasporto merci (VCI) e di quelli che coinvolgono veicoli a due ruote a motore (2R), con una suddivisione del numero di incidenti per tipologia. Inoltre, per ciascuna strada e solo a livello provinciale, è possibile accedere alle distribuzioni degli incidenti secondo le seguenti variabili: Comune, mese, giorno della settimana, ora, tipologia del luogo di accadimento dell’incidente e tipologia incidente.

TENERE D’OCCHIO I TRATTI “SENSIBILI” - Non solo. A corredo dei dati, per ciascuna strada sono disponibili anche notizie sugli incidenti per chilometro , indice di mortalità, indice di gravità, rischio di incidente e rischio di mortalità.
Un servizio quindi molto utile, soprattutto nella guida quotidiana e quando ci si mette in viaggio per lunghi tragitti, per capire quali tratti di strada sono più “sensibili” ai rischi della guida. 


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