La Force 1, supercar prodotta dalla VLF Automotive e presentata al Salone di Detroit, ha debuttato tra le polemiche. Secondo quanto riportato da MotorAuthority, infatti, la Aston Martin avrebbe cercato di impedire alla VLF di presentare la Force 1, ritenuta troppo simile alla DB 10, disegnata e realizzata per comparire nell’ultimo film di 007. Per il ciclo... nel bene o nel male, purché se ne parli.
CHI È LA VLF AUTOMOTIVE - Sicuramente questa vicenda ha concentrato l’attenzione intorno alla VLF Automotive, azienda nata dopo l’ingresso del designer ed ex costruttore Henrik Fisker nella VL Automotive, creata nel 2013 dal manager del settore automobilistico Bob Lutz e dall’imprenditore Gilbert Villarreal.
PRESTAZIONI DA URLO - La Force 1, che sarà prodotta nella sede della VLF ad Auburn Hills, a pochi passi dal quartier generale FCA, monta un V10 che non ha bisogno di tante presentazione, essendo un’evoluzione del propulsore utilizzato sulla Viper. Sulla Force 1 la potenza sale a 745 CV, per sfidare le altre GT Made in Usa. Le prestazioni sono di assoluto rilievo: 0 a 100 km/ in 3 secondi e quarto di miglio con partenza da fermo (la classica prova per le gare di accelerazione) in 10,97 secondi e velocità di uscita a 136,88 miglia all’ora, cioè 220,29 km/h. La velocità massima dichiarata è invece di 350 km/h.
UN GIOCATTOLO PER POCHI - VLF Automotive produrrà solo 50 Force 1, ciascuna delle quali costerà circa 250.000 euro. La costruzione della Force 1 va ad affiancare quella della Destino, altra sportiva che, caso unico al mondo, nasce sulla base degli elementi di una vettura ibrida plug-in (la Fisker Karma, ormai fuori produzione dopo il fallimento dell’azienda), in cui viene invece montato un motore V8 a benzina di provenienza Chevrolet Corvette.