Imminente: accordo FCA - Google è cosa fatta

Manca solo l'annuncio: Marchionne pronto al "patto col diavolo" per sviluppare la guida autonoma e le tecnologie connesse. Il primo modello ad adottarle sarà la Chrysler Pacifica
Imminente: accordo FCA - Google è cosa fatta© AP
Pasquale di Santillo
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Lo aveva detto, lo sta facendo e ora sembra proprio che l’annuncio dell’accordo sia questione di giorni, forse ore. FCA, cioè Sergio Marchionne sta per chiudere una partnership con Google per la guida autonoma e le tecnologie connesse, senza aspettare i discorsi mai davvero decollati con G.M., PSA e con la stessa Volkswagen. Lo ha scritto un blog specializzato, autoextremist.com, relativamente ad un progetto di sviluppo di una versione senza guidatore del minivan Chrysler Pacifica, lo ha confermato il Wall Street Journal e ora ci sono anche le parole dello stesso Marchionne ad automobilemag.com che confermano lo stato avanzato delle trattative.

«La guida autonoma? Per realizzarla sono pronto a un patto col diavolo». E chi è il diavolo Marchionne lo spiega in un’intervista concessa al collega George Kacher: «Google può comprare qualsiasi costruttore di auto con soldi cash. E Apple, ha ottenuto profitti netti per 24 miliardi di dollari in un trimestre. Non ha senso. Cosa stiamo difendendo? Cosa?». Un discorso più esteso ma non proprio nuovo, già fatto a Ginevra dell’anno scorso e ripetuto prima a inizio anno a Detroit e poi nel marzo scorso sempre a Ginevra. In mezzo un lungo, proficuo viaggio nella Silicon Valley, nel maggio dell’anno scorso, quando l’a.d. del Gruppo FCA incontrò tutti i big della new technology, da Tim Cook di Apple, a Elon Musk, boss di Tesla fino addirittura a guidare la Google Car...

Marchionne, come molti, aveva capito da tempo che con questi colossi bisogna venire a patti, cercando di trovare un modello di business conveniente per tutti. Soprattutto per FCA, i cui limiti tecnologici sono tanto palesi che non si capiva il mancato investimento nel settore. Ora è tutto più chiaro: se stai per portare a casa una partnership con Google, è meglio risparmiare altri soldi per qualcosa che avrai in uno scambio di competenze. «Il mio approccio - continua Marchionne nell’intervista a Kacher - è quello di essere completamente aperto alla tecnologia. Penso che il prossimo paradigma di questo business sia la cooperazione tecnologica con chi fa innovazione. Google è uno. Apple un altro, così come Uber. Tutto ruota intorno l’accesso completo alle informazioni su ciò che le persone fanno dentro l’auto.

Il punto chiave è trovare un modo che ci permetta di coesistere con gli innovatori, mettendo sul piatto le nostre competenze. La velocità è essenziale. Dobbiamo stabilire una connessione al più presto, relazionarci con i grandi player, con le nuove realtà, con gli outsider, con tutti. L’obiettivo è una condivisione del lavoro ad alto livello. Noi costruiamo veicoli, loro sviluppano la tecnologia che li equipaggiano. Idealmente, potrei prendere questi sistemi e utilizzarli su tutti i miei brand». La velocità, una connessione al più presto, il nodo dell’accesso a tutti i dati e alle informazioni provenienti dalla macchina. Le parole di Marchionne fanno intuire che vanno ancora chiariti alcuni punti.

Per quanto riguarda l’accesso alle informazioni, questo era stato l’ostacolo che aveva bloccato le trattative tra G.M. e la stessa Google, per il mancato accordo sulla proprietà delle tecnologie e degli stessi dati sensibili. Per il resto, è evidente l’urgenza di Marchionne di chiudere l’intesa e colmare il gap tecnologico di FCA che poi coincide con quello di Google per la costruzione di automobili. Insomma, se Apple sembra più orientata verso un partner tedesco, nonostante qualche problemino con BMW e Mercedes, sempre per la questione dei dati, Google potrebbe davvero diventare socio di FCA. Ve l’immaginate la 500 con il suo nuovo....motore di ricerca? E la Ferrari? Chissà, magari Google aiuta ad agganciare queste imprendibili Mercedes.


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