Mazda3 Sky Activ-D, il diesel del silenzio che piaceva ad Andrea

Prime impressioni di guida della berlina compatta giapponese con il motore diesel più piccolo
Mazda3 Sky Activ-D, il diesel del silenzio che piaceva ad Andrea
Pasquale Di Santillo
8 min

BARCELLONA - Fa un certo effetto scrivere di Mazda3, del suo nuovo silenziosissimo motore Skyactiv-D 1.5 diesel, quasi “nascosto” per quanto non si sente, con accanto la presentazione in powerpoint che avrebbe dovuto fare Andrea Fiaschetti, l’a.d. della filiale italiana scomparso lo scorso lunedì mattina a 47 anni a causa di un infarto, lasciando tutti, famiglia, amici, colleghi e giornalisti senza parole. La vita, come lo spettacolo, deve andare avanti e in fondo così sarebbe piaciuto ad Andrea, tifoso di Mazda forse solo un po’ meno che della Roma, ma i questo momento non ne siamo poi così sicuri. Del tifo paritario e della voglia di andare avanti.

LE PAROLE NON DETTE. Eppure, ci si deve sforzare. Capire che è tutto vero. Anche così, però, non possiamo fare a meno di immaginare quello che avrebbe detto Fiaschetti con il suo eloquio spumeggiante al Mazda Space a Barcellona, se il destino o chi volete voi, glielo avesse consentito proprio quel maledetto lunedì di un assolato maggio spagnolo: «Datemi retta, questo motore diesel rende la Mazda3 ancora più competitiva rispetto alla concorrenza, con tutta la concorrenza. E ora ve lo dimostro».

E giù una slide dopo l’altra, accompagnato dal suo irrefrenabile diluvio di parole e gestualità, convinto, entusiasta, provocatorio. Insomma, il solito imperdibile sketch, fatto di iperboli, battute ma anche di dati terribilmente concreti. Tutto figlio, non solo dell’anima da venditore che era in lui, ma di una consapevolezza diventata certezza sempre più forte. Quella cioè di avere per le mani macchine, prodotti, progetti di qualità altissima che hanno portato Mazda a vendere in Italia - grazie al lavoro suo e del suo staff - nel primo quadrimestre 2016, quasi il 150% in più di vetture rispetto allo stesso periodo di tre anni fa, cioè quando Andrea aveva assunto il ruolo di a.d. (dai 1708 pezzi di allora ai 3911 di oggi). E se ci fosse stato qualcuno non esattamente convinto della sua tesi, giù la seconda razione di spiegazioni e approfondimenti. A tavola, fuori per fumare l’ennesima sigaretta (troppe Andrea, troppe), a passeggio sul lungomare di Barcellona, oppure davanti ad un bel Mojito. Alla fine, la resa sarebbe stata inevitabile: anche il più tenace dei critici avrebbe alzato le mani, per dire: «Ok Andrea, mi hai convinto». Succedeva sempre così. O quasi.

IL DIESEL PULITO. A dire la verità, in questa occasione, Andrea, avrebbe avuto campo libero. Vittoria facile, senza tanta lotta. Perché il nuovo diesel di Mazda è davvero una bomba, tutta in alluminio, lanciata nello stagno dell’automotive affannato alla ricerca di soluzioni importanti e vitali come ibrido, elettrico, addirittura idrogeno. La dimostrazione pratica che produrre motori diesel ha ancora un senso se sono tecnologicamente avanzati come questo Skyactiv-D 1.5. Già, il famoso “rightsizing” sul quale Andrea insisteva in continuazione al posto del tanto pubblicizzato (e già quasi sfumato) downsizing. 

In fondo era il motore che mancava alla Mazda, già utilizzato per la compatta Mazda2 e per il SUV CX-3, necessario a completare l’offerta già presente (i due benzina 1.5 da 100 cv e il 2.0 da 165 cv) e convincere ancora più clienti italiani ad acquistare una macchina completa dal rapporto qualità prezzo indiscutibile, e soprattutto “gestibile" da ogni punto di vista. Quello che serviva, appunto per mettersi alla pari con la concorrenza davvero agguerrita in questo segmento dove Mazda3 si deve confrontare con mostri come VW Golf, Audi A3, BMW Serie 1, Alfa Romeo Giulietta. Si sarebbe “scaldato” Andrea a raccontarlo, questo gioiellino tutto in alluminio, alleggerito di 50 kg rispetto al 2.2 litri. Un quattro cilindri a gasolio dalla combustione incredibilmente pulita da rispettare le norme Euro6 sulle emissioni senza dover ricorrere ai post trattamenti degli NOx, grazie ad una forma innovativa della camera di combustione e del pistone che consentono la massima efficienza termica del propulsore e ad un rapporto di compressione molto basso, numeri alla mano: 105 cv, 270 Nm di coppia, consumi di 26 km/l (cioè 3,8 litri per 100 km), emissioni di CO2 di 99gr/km. Dati questi relativi all’ottimo cambio manuale a 6 rapporti che diventano rispettivamente 4,4l x100 km e 114 gr/km di CO2 con quello automatico. Tutto questo senza rinunciare a prestazioni e piacere di guida vista la velocità massima di 185 km/h e gli 11” per arrivare da 0 a 100 km/h.

SILENZIO SI GUIDA. A completare il quadro, la “chicca” intorno alla quale Andrea avrebbe costruito un romanzo: cioè il Natural Sound Smoother. Un meccanismo che consente di azzerare praticamente l’abituale sound del diesel. Cosa che abbiamo verificato nel test su strada, quando ancora noi non sapevamo nulla della scomparsa di Andrea, sulle strade intorno a Barcellona. All’accensione, si fa fatica a capire di avere sotto il cofano un diesel. Per accorgersene davvero si deve "tirare” il motore fino a 3.500 giri/min, ma sinceramente non ce n’è particolare bisogno visto che funziona come un treno a 1000 giri, anche nelle tortuose curve in salita del percorso spagnolo.

CONFRONTO. I fuochi di artificio, al solito, Andrea li avrebbe riservati per il finale, andando ad elencare tutta la sostanza della nuova Mazda3: design unico e distintivo - la chiamava la nostra “grande bellezza" - innovativa e tecnologica, connessa e con tanti sistemi di sicurezza, oltre al motore efficiente appena descritto. Dall’head up display, all’infotainment con schermo 7 pollici; dal sistema Bose con 9 altoparlanti al sintonizzatore DAB e alla piattaforma internet Aha, senza dimenticare le dotazioni di sicurezza da bollino 5 stelle NCAP: sei airbag, acciai ultraresistenziali e i sistemi di assistenza alla guida(cruise control adattativi, frenata automatica con avviso di collisione, sorveglianza angolo cieco, avviso di superamento limiti di carreggiata ect). Il tutto con un listino del modello Mazda3 Skyactiv-D 1.5 che parte da 23.600 euro (la base a benzina parte da 17.900) negli allestimenti Evolve ed Exceed dove c’è praticamente tutto di serie (per il cambio automatico servono 1900 euro in più). Mentre la tabella comparativa con la concorrenza evidenzia una differenza di prezzi che va da 5.000 a 10.000 in meno a seconda delle versioni. 

Alla fine Andrea avrebbe alzato le mani come allo stadio per esultare dopo un gol e salutare tutti, ringraziando dell’attenzione. Noi invece lo possiamo salutare e ringraziare solo così, scrivendo quello che pensiamo di aver capito, della macchina e di lui. Buon viaggio, Andrea. Dovunque tu sia diretto.

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Una folla muta di centinaia di persone ha dato oggi l’ultimo saluto ad Andrea Fiaschetti nel Tempietto Egizio del Verano, il Cimitero Monumentale di Roma. Una cerimonia laica, breve ma intensissima, come voluto dalla famiglia tra ricordi struggenti e momenti di commozione irrefrenabile, misti all’incredulità per una scomparsa così improvvisa, inattesa e traumatica. La maglietta della Roma giallorosa sistemata dal padre sulla bara insieme a quella autografata dal “capitano” Francesco Totti portata da un ex dirigente storico della Roma Calcio, Maurizio Cenci, quello che consegnava ad Andrea ogni anno il suo abbonamento ai distinti SUD per seguire la squadra del cuore. E nell’ultimo viaggio anche una corona di fiori della Curva Sud. E’ proprio vero, al cuore non si comanda.


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