Land Rover, la guida autonoma va anche in fuoristrada

Il progetto si chiama Autonomous All-Terrain Driving e vuole rendere possibile l'utilizzo di un veicolo autonomo nella più ampia gamma di situazioni reali
Land Rover, la guida autonoma va anche in fuoristrada
Alessandro Vai
4 min

ROMA - La guida autonoma esce dalle strade e affronta il fuoristrada. Siamo in Casa Land Rover, uno degli specialisti per antonomasia dell’offroad, dove vengono testate diverse tecnologie sperimentali. Il progetto si chiama Autonomous All-Terrain Driving e vuole rendere possibile l'utilizzo di un veicolo autonomo nella più ampia gamma di situazioni reali, su ogni terreno e con qualsiasi condizione atmosferica. «Vogliamo rendere il viaggio più sicuro su qualsiasi terreno e in ogni situazione – ha spiegato Tony Harper, il numero uno della ricerca in Land Rover - sia per il veicolo a guida autonoma sia per quello guidato tradizionalmente»

L’intento è quello di «Non limitare all'asfalto i futuri veicoli autonomi ed altamente automatizzati – ha aggiunto Harper - Quando l'auto lascia la strada asfaltata, i dispositivi di assistenza devono pertanto continuare ad essere operativi». Così, il conducente potrà affidare al sistema il controllo del mezzo in caso non si senta sicuro di affrontare un ostacolo o un percorso accidentato. Per raggiungere questo obiettivo saranno fondamentali i sensori, che costituiranno gli occhi dei futuri veicoli autonomi. La ricerca Surface Identification and 3D Path Sensing combina videocamere, sensori di ultrasuoni, radar e Lidar per garantire al veicolo una visione a 360° del mondo esterno.

Questi sensori sono così avanzati da poter determinare le caratteristiche di una superficie, non più ampia di un pneumatico, anche sotto la neve o la pioggia, per pianificare il percorso. «La chiave della guida autonoma su ogni terreno sta nel rendere il veicolo in grado di rilevare e predire il tracciato in 3D del percorso che sta per affrontare – ha spiegato ancora Harper - Ciò vuol dire scansionare ed analizzare sia la superficie sulla quale si passerà, sia ai lati che al di sopra del percorso previsto. Compresi ostacoli come barre limitatrici di un parcheggio, radici degli alberi, rami sporgenti, massi, oltre alla tipologia ed alla topografia del terreno».

I sensori di ultrasuoni possono identificare le condizioni del terreno scansionandolo anteriormente fino a cinque metri di distanza, cosicché il Terrain Response possa essere automaticamente regolato prima che il veicolo passi dall'asfalto alla neve, o dall'erba alla sabbia. L’Overhead Clearance Assist usa una videocamera stereo che rileva eventuali ostacoli sospesi. Il guidatore immette nel sistema l'altezza del veicolo, che può comprendere portapacchi da tetto, o portabici, e il veicolo lo avvertirà con un semplice messaggio sul touchscreen se l'altezza non è sufficiente per il passaggio.

Il sistema Terrain-Based Speed Adaption usa le videocamere per rilevare una superficie accidentata, comprese superfici ondulate o irregolari, strade con effetto washboarding, buche e pozzanghere. Ma un altro elemento chiave per la guida autonoma all-terrain è la capacità del veicolo di comunicare con altri mezzi in circolazione, specie se si trovano dietro un ostacolo in off-road. Così Land Rover ha sviluppato una connessione a corto raggio che può essere instaurata tra due o più auto, per condividere istantaneamente informazioni coem la posizione, la trazione, le variazioni di altezza delle sospensioni e l'articolazione delle ruote, l'All-Terrain Progress Control e le regolazioni del Terrain Response. 


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