Auto più sicure del 2016, 5 stelle a Renault Scénic

I risultati della terza tornata di crash test EuroNcap 2016
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ROMA - Sono stati diffusi i risultati della terza tornata 2016 di test EuroNcap, il più autorevole programma di sicurezza automobilistica europeo. Lo scorso giugno erano state messe alla prova Alfa Giulia, e le sport utility Volkswagen Tiguan e Seat Ateca (guarda i risultati), mentre oggi comunichiamo i verdetti su altri modelli molto interessanti per il mercato italiano. 

QUATTRO MODELLI - In primis Renault Scénic, quarta generazione di monovolume presentata lo scorso marzo a Ginevra: 5 stelle il voto complessivo con 90 punti su 100 nella sicurezza passiva, 82 nella sicurezza passiva dei bambini, 67 nella protezione pedoni e 59 nella sicurezza attiva (vedi video). Oltre all'ultima nata del marchio francese sono state testate la sport utility Kia Niro, il pick-up Toyota Hilux e Subaru Levorg. 

COL SAFETY PACK E' MEGLIO - Estremamente evidenti i benefici apportati dal ‘Safety Pack’ rispetto allo stesso modello testato con il solo allestimento base: i migliori punteggi (da 3 a 5 stelle per il modello Toyota Hilux, da 4 a 5 stelle per la Kia Niro) vengono raggiunti soprattutto per la presenza del freno automatico di emergenza (AEB). Mentre i modelli testati in unica configurazione (Subaru Levorg e Renault Scenic), che conquistano il massimo punteggio delle 5 stelle, sono entrambi dotati di serie del sistema AEB: un particolare che evidenzia l’attenzione dei costruttori per questo dispositivo di sicurezza attiva ormai strategico per migliorare il livello di sicurezza complessivo dei veicoli.
 
DUAL RATING - A partire da quest’anno, nei crash test di Euro NCAP è stato applicato il nuovo protocollo “Dual Rating”, che prevede una doppia valutazione del veicolo: in riferimento ad un equipaggiamento base in termini di sistemi di sicurezza (quasi una dotazione di serie) e in riferimento ad un equipaggiamento avanzato in termini di sistemi di sicurezza, veicolo dotato di un ‘Safety Pack’ opzionale e disponibile su almeno il 50% dei mercati europei.

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