Alfa Romeo, dopo la Stelvio arriverà il SUV grande

Bigland «I clienti compreranno il nostro SUV perché la sua dinamica di guida li sorprenderà. Ogni Alfa deve fare la differenza in questo campo e questa la farà certamente».
Alfa Romeo, dopo la Stelvio arriverà il SUV grande
Alessandro Vai
4 min

ROMA - «Il nostro obiettivo è senza dubbio stare allo stesso livello dei tedeschi, ma ovviamente non è un traguardo che si raggiunge in un paio d’anni» a parlare è Reid Bigland, ovvero il numero uno di Alfa Romeo e Maserati, un manager molto stimato da Marchionne che dopo aver osservato i suoi ottimi risultati sul mercato americano gli ha dato la responsabilità globale per i due marchi top di FCA. Bigland ha rilasciato una lunga intervista al magazine britannico Autocar, parlando del futuro della Casa di Arese. «E’ impossibile riprenderli così velocemente – ha puntualizzato Bigland – perché presidiano tutti i segmenti e creano anche dei sotto-segmenti»

«Anche con la nuova Stelvio arriveremo a coprire solo il 50% del mercato, quindi dobbiamo avere pazienza e seguire con determinazione la nostra strategia. Possiamo creare la migliore macchina possibile ogni volta che lanciamo un nuovo prodotto e intendiamo farlo». A pochi giorni dalla presentazione della Stelvio – Bigland non ha comunque voluto confermare il nome – il boss Alfa Romeo ha spiegato quale sarà il suo punto forte «I clienti compreranno il nostro SUV perché la sua dinamica di guida li sorprenderà. Ogni Alfa deve fare la differenza in questo campo e questa la farà certamente».

QUINDI GIORNI CON LA GIULIA

E dopo la Stelvio sarà la volta di un SUV più grande «Tutto il mondo gravita intorno ai SUV. Qualche anno fa un SUV Alfa sarebbe stato sacrilego ma ora ha perfettamente senso. Il nostro compito è conoscere i gusti dei clienti e dargli quello che vogliono». Ed è per questo che questo grande SUV potrebbe anche avere 7 posti, al contrario della Maserati Levante che si ferma a 5 posti. «Qualsiasi Alfa noi costruiremo, dovrà essere un punto di riferimento per agilità, sound ed esperienza di guida generale» ha spiegato Bigland aggiungendo che probabilmente dopo la Stelvio sarà la volta del SUV full-size mentre la grande berlina (rivale della Serie 5) verrà dopo.

Ma le Alfa Romeo SUV potrebbero addirittura essere tre, visto che entro la fine del decennio ci potrebbe essere spazio per una rivale della BMW X4, una sorta di SUV-coupè dunque. Ancora prima, invece, arriverà la Giulia station wagon, molto probabilmente già al prossimo Salone di Francoforte. Secondo le voci di corridoio la priorità sarà sul look sportivo piuttosto che sulla capacità del bagagliaio ma in un rapporto non così estremo come quello della 159 Sportwagon che in alcune configurazioni aveva la SW meno capiente della berlina. Il riferimento, ad ogni modo, sarà ancora una volta la BMW Serie 3.

Infine, il segmento C. Pare che i vertici Alfa Romeo abbiano dato il via libera al modello successore della Giulietta, visto che questo genere di auto continua ad avere molto successo in Europa e sta crescendo anche negli Stati Uniti e in Cina. La nuova auto non arriverebbe prima di tre anni e comunque c’è un dibattito in corso sull’utilizzo della piattaforma della Giulia o sull’evoluzione di quella attuale a motore trasversale e trazione anteriore della Giulietta. Anche il destino della Mito è tutto da scrivere, visto che il suo mercato di riferimento è esclusivamente quello europeo, mentre per i modelli spiccatamente sportivi tutto dipenderà dal successo del resto della gamma.


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