Ford Fiesta, la rinascita tecnologica dell'icona

Presentata la settima generazione: la piccola di Casa Ford cresce di 7 centimetri e viene declinata in quattro versioni per accontentare tutti: Active, ST-Line, Titanium e Vignale
Ford Fiesta 2017: foto
Pasquale Di Santillo
6 min

COLONIA. La Fiesta rinasce per la settima volta a 40 anni dalla prima in cui è venuta al mondo, come nemmeno all’araba fenice sarebbe riuscito meglio. Rinasce ricca del bene più prezioso, la tecnologia di alto livello resa accessibile, davanti al mondo che l’aspettava e con qualcuno che gabba, per l’ennesima volta, gli embarghi senza senso e i colleghi rispettosi con una foto copiata secondo le fonti ufficiali al profilo Facebook dei dipendenti autorizzati a postarla. Ammesso sia vero, la maniera migliore nell’era web per aggirare ogni divieto con buona pace dei 4000 invitati a Colonia, metà giornalisti, proprio per svelare le nuove forme e le qualità tecnologiche del modello più popolare dell’Ovale Blu.

CASA FORD. Poco male. Ci portano alla W-Halle, all’interno dell’impianto produttivo di Niehl, qualche chilometro da Colonia, dove sono nate tutte le Fiesta della storia, vendute in ben 17 milioni di esemplari. Una sorta di immenso hangar dove i capi di Ford, Jim Farley, vice presidente esecutivo e presidente di Ford Europa e soprattutto Mike Fields, CEO globale di Ford hanno esibito i numeri record di un anno incredibile in Europa (chiuderà vicino ai 300 milioni di dollari di guadagno, meglio dei 259 del 2015, con un utile 2016 intorno al miliardo di dollari!). Tutto grazie alla nuova gamma Performance, ai SUV (da EcoSport a Edge), a Mustang, Focus nelle sue mille versioni (RS, ST, ST line) per finire ai veicoli commerciali, con il Transit sul piedistallo. Una carrellata doverosa prima di svelare quello che era già stato svelato. In fondo, con Fiesta parliamo di una storia d’amore, iniziata 40 anni fa nel 1976 che oggi vede debuttare l’ottava generazione, per la gioia della famiglia Tedeschi di Reggio Emilia che non ha mai cambiato modello. Come Fiesta non ha mai cambiato la sua caratteristica fondamentale, visto che ancora oggi è la macchina più venduta del suo segmento.

FIESTA PER TUTTI. Eppure, stavolta Ford sceglie di offrire una Fiesta per ogni esigenza del cliente. E per farlo aggiunge 7 cm in più rispetto al modello precedente - da 397 cm a 404cm - che gli consente di diversificare lo stesso modello declinandolo nelle quattro versioni esibite a Colonia. La Vignale, quella più "chiccosa", con la griglia esagonale, con gli interni in pelle su sedili, plancia e pannelli porta, per dare un tocco di lusso possibile, accessibile a tutti, anche ad una macchina popolarissima. La ST Line la più performante, con il suo motore pluripremiato 1.0 EcoBoost e il kit aerodinamico, volante e sedili sportivi; la Fiesta Titanium dove la tecnologia la fa da padrone e infine la versione Active, al debutto su un modello Ford prima di essere estesa su tutta la gamma, con l’assetto rialzato per richiamarsi ai crossover da cui riprende anche la carrozzeria bicolore e le barre sul tetto.

HI TECH. Le quattro anime di Ford Fiesta sono unite dal pieno di tecnologie di cui dispongono che fanno della stessa Fiesta la macchina più evoluta del segmento. Due telecamere, tre radar e 12 sensori che garantiscono i più moderni sistemi di sicurezza integrati ai 15 sistemi di assistenza alla guida, compreso quello della nuova frenata automatica che vede e protegge i passanti fino a 130 metri anche di notte e che in caso di mancata risposta del conducente è appunto in grado di fermare completamente la macchina. Senza dimenticare l’Active Park Assist. Anche sul piano della connettività spicca, oltre alla semplificazione dei quadro comandi (-50% di tasti), la dotazione del SYNC3 attivo sul display fino a 8 pollici. Il tutto integrato con l’impianto audio Bang & Olufsen Play (10 diffusori e 675 watt), oltre alla compatibilità con Apple Car Play e Android Auto e dotato di molte funzioni attivabili grazie ai comandi vocali.

MOTORI. Se l’EcoBoost 1.0 è il protagonista incontrastato nelle versioni da 100, 125 e 140 cv con cambio manuale a 6 marce ed emissioni di CO2 che scendono fino a 97 gr/km (l’automatico 6 marce c’è solo sulla 100 cv), c’è anche un altro benzina 1.1 da 70 e 85 cv (cambio 5 marce, 101 gr/km CO2). Mentre il diesel 1.5 TDCi avrà le versioni da 85 e 120 cv (82 e 89 gr/km CO2)

STRATEGIA. Fields infine ha parlato della strategia di Ford in Europa sulle due principali direttrici che caratterizzano lo sviluppo dell’automotive attuale. Da una parte l’elettrificazione, con la realizzazione di 400 punti di ricarica in Europa entro il 2020 (grazie al nuovo accordo con BMW e Mercedes); un investimento di 4,5 miliardi di dollari che prevede l’immissione sul mercato di tre nuovi veicoli a propulsione elettrica entro il 2021. Dall’altra, la guida autonoma, con l’annuncio dell’inizio dei test europei per la guida senza conducente con l’inizio del 2017. La conferma che Ford non è più solo un’azienda di automotive, ma di servizi di mobilità. A cui la nuova Fiesta sembra poter garantire ancora lunga vita.


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