Guida autonoma, sequestrate in USA le 16 Volvo di Uber

Le SUV svedesi sono state ritirate tutte dalla circolazione perché non fornite delle necessarie autorizzazioni legali alla guida autonoma
Guida autonoma, sequestrate in USA le 16 Volvo di Uber
A.V.
2 min

La guida autonoma non è tutta rose e fiori, soprattutto dal punto di vista burocratico e anche se ci si trova in stati che guardano al futuro come la California. Lo hanno scoperto da poco i tecnici e i dirigenti di Uber che solo pochi giorni fa avevano attivato una flotta di sedici Volvo XC 90 “driverless” per fare sperimentazione a San Francisco. Le SUV svedesi sono state ritirate tutte dalla circolazione perché non fornite delle necessarie autorizzazioni legali alla guida autonoma.

WEST COAST - Anche Uber, infatti, deve rispettare le stesse regole delle altre venti aziende che testano la guida autonoma sulla West Coast. La decisione delle autorità californiane era ampiamente attesa perché derivava da un contenzioso in essere con Uber che riteneva le sue auto non così sofisticate da poter guidare sempre senza l’intervento del conducente, che comunque è sempre presente e addestrato a prendere il controllo in qualsiasi momento e di conseguenza non obbligate ad avere un permesso per la “self drive”.

TEST - Tuttavia, Uber stessa le pubblicizzava come self-driving, così il Department of Motor Veichle della California ha fatto notare che non erano registrati come veicoli test. «Sono sempre stato un grande sostenitore dell’innovazione – ha commentato il sindaco di San Francisco Ed Lee – ma solo a condizione che sia garantita la sicurezza di pedoni e ciclisti». Ma che cosa c’è dietro questa disputa sulla definizione di un’auto come “a guida autonoma” oppure no?

INCIDENTI - Il problema sta tutto nei doveri che questo genere di permesso comporta, come quello di dover informare le autorità su ogni incidente in cui le auto “driverless” sono coinvolte e pure su tutti i problemi in cui sono state coinvolte delle persone. Inoltre tutte queste informazioni sono pubbliche e disponibili per la consultazione. Per esempio, Google – ora Waymo – ha dichiarato ben 29 incidenti dal 2010 a oggi.


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