Hyundai Kona, la "korean way" al SUV

La Kona è stata sviluppata su una piattaforma completamente inedita, che può supportare anche la trazione integrale e in futuro quella elettrica
Hyundai Kona, la "korean way" al SUV
Alessandro Vai
2 min

ROMA - Si chiama Kona l’ultima nata in casa Hyundai ed è una SUV compatta che va ad aggiungersi alla media Tucson e alla grande Santa Fe. È già pronta per essere venduta in Corea a fine mese, con il Nord America e l’Europa che seguiranno a ruota. Il design muscoloso è stato definito per attrarre i giovani e anche le dimensioni non sono particolarmente impegnative. La lunghezza di 4,16 metri non preoccupa nei parcheggi, mentre la larghezza di 1,8 metri, l’altezza di 1,5 e il passo di 2,6 configurano un notevole spazio a bordo.

TECNICA - La Kona è stata sviluppata su una piattaforma completamente inedita, che può supportare anche la trazione integrale e in futuro quella elettrica. Le sospensioni posteriori sono a ponte torcente per le versioni 2WD e multilink a doppio braccio per quelle 4WD. I motori disponibili sul mercato europeo saranno i benzina 1.0 T-GDI (3 cilindri) da 120 CV e 1.6 T-GDI da 177 CV, affiancati dai 1.6 turbodiesel con potenze ancora da confermare; oltre alla trasmissione manuale si potrà avere quella automatica a doppia frizione e 7 rapporti. In attesa di vedere gli interni della Kona, che avranno un display centrale da 5, 7 o 8 pollici abbinato a un head-up display, Hyundai ha comunicato i principali sistemi di assistenza alla guida.

ASSISTENZA - All’anteriore saranno supportati sia da un radar che da una telecamera. Immancabile la frenata automatica di emergenza, coadiuvata dal mantenimento di corsia, dagli abbaglianti automatici e dal rilevamento della stanchezza del conducente. A questi si aggiungono l’allerta per l’angolo morto e per le collisioni laterali in fase di retromarcia. Tra le dotazioni più interessanti spiccano la ricarica wireless per lo smartphone e i tre driving mode.


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