Marchionne «Ci sarà un po' di Alfa nel prossimo SUV Maserati»

Utilizzerà la stessa piattaforma Giorgio della Stelvio, ma avrà motori diversi rispetto a quelli dell'Alfa Romeo
Marchionne «Ci sarà un po' di Alfa nel prossimo SUV Maserati»
Alessandro Vai
2 min

ROMA - Come spesso accade durante la conferenza in cui vengono presentati i risultati finanziari del Gruppo FCA, Sergio Marchionne si è soffermato sul alcuni argomenti caldi, uno su tutti la seconda SUV Maserati che è attesa per il 2020 e utilizzerà la stessa piattaforma Giorgio della Stelvio, ma avrà motori diversi rispetto a quelli dell’Alfa Romeo. Concettualmente si tratterà di una rivale diretta della Porsche Macan, ovvero una crossover entro i 4,70 metri molto esclusiva e sportiva.

A proposito di Alfa Romeo, Marchionne ha confermato che le operazioni in Cina sono in ritardo, con l’inizio della distribuzione che non ha rispettato gli obiettivi prefissati a causa di ritardi tecnici dovuti all’adattamento del prodotto per il mercato cinese. Dal lato Jeep, invece, si avvicina il grande giorno del debutto della nuova generazione della Wrangler, che è programmato per il mese di dicembre e potrebbe coincidere con il Salone di Los Angeles.

Dopo due mesi, a gennaio 2018, toccherà al nuovo pick-up Ram 1500 che negli Stati Uniti ha un mercato importantissimo, mentre successivamente arriverà un inedito pick-up marchiato Jeep. Marchionne ha poi parlato della Magneti Marelli, confermando che lo scorporo dal Gruppo FCA è un’operazione di cui si parlerà nel 2018 (quando verrà pubblicato un piano industriale dettagliato) su cui comunque il CdA ha già espresso parere positivo.

Infine, l’ad di FCA ha parlato anche della guida autonoma confermando la fiducia sulla partnrship con BMW, Mobileye e Intel «L’obiettivo è garantire un prodotto affidabile e funzionante. In giro molti stanno sperimentando, ma la maggior parte delle start up sparirà. Se le insegui rischi di perderti. Ho sentito abbastanza critiche, ma la verità è che questa materia è complessa, richiederà tempo e impegno: non bisogna andare dietro alle chiacchiere, non ci sono scorciatoie e correndo troppo il rischio è quello di distruggere valore».


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