Range Rover, rilancio di lusso sulla scia di Bentayga e Cullinan

La prossima generazione di Range Rover beneficerà della piattaforma MLA, più leggera e versatile: motori termici, mild hybrid e ibridi plug-in
Range Rover, rilancio di lusso sulla scia di Bentayga e Cullinan
4 min

Oltre 15 miliardi di euro da investire nei prossimi tre anni, destinati all’espansione del prodotto, della tecnologia e della capacità produttiva. È il piano di Jaguar Land Rover, che passerà da quattro modelli inediti tra i due brand, l’introduzione di una piattaforma modulare interamente in alluminio, progettata per accogliere tre diverse tipologie di motorizzazione: elettrico a batteria, ibrido plug-in, termico classico con assistenza elettrica a 48 volt. La MLA – Modular Longitudinal Architecture, sarà l’ossatura dell’intera offerta Jaguar Land Rover nel 2025. Primi modelli in arrivo, però, già dal 2021, orizzonte al quale guardare per il rinnovamento di Range Rover.

Lo stile di modelli iconici non può che essere evolutivo, pertanto non sarà il punto focale del progetto. Sarà l’alleggerimento ottenuto dalla piattaforma a essere centrale. E l’accelerazione sui contenuti extralusso e tecnologici. Non sarà la concorrenza più diretta, quella di Bentley Bentayga e Rolls Royce Cullinan, tuttavia, dal modello emblema Land Rover, Range che nel 2019 compirà 50 anni di storia, si attende una rincorsa continua all’eccellenza: lusso in primis.

Lo sviluppo di sistemi di automazione alla guida avanzata, su strada come in fuoristrada, è già da tempo terreno di ricerca da parte del gruppo. La tecnologia a bordo partirà dalle soluzioni infotainment introdotte su Velar per spingersi oltre, verso i contenuti di intelligenza artificiale progressivamente resi disponibili sulla produzione di serie, Smart Settings su Jaguar E-Pace, ad esempio. Sono alcune delle indiscrezioni diffuse da Autocar.

Progetto codice L460, nuova Range Rover non si distanzierà dalle dimensioni dell’attuale serie, intorno ai 5 metri di lunghezza. Cambierà completamente registro, invece, con il passaggio dal frazionamento V6 ai motori sei-in linea prodotti in casa, la famiglia Ingenium che sarà elettrificata con schemi differenti.

Sul punto Range Rover elettrica, al momento non si prospetta un modello a batterie nella gamma al debutto. Costituirà un’alternativa da introdurre successivamente, mentre l’ibrido plug-in avrà sì un ruolo centrale sin dal lancio.

Non sarà l’unico modello atteso nei tra 2020 e 2021 – date che aprirebbero a una visione di stile, un concept, già da mostrare nel 2019 –. Il secondo modello simbolo di Land Rover è il Defender, storico fuoristrada la cui produzione è stata confermata dal gruppo nell’anno fiscale 2020, dalla primavera in poi scopriremo il nuovo capitolo dell’off-road.

Quattro modelli inediti, 100 interventi sulla gamma in essere, sono alcuni dei numeri del piano Jaguar Land Rover prospettati fino al 2024. Un’offensiva che partirà dalla riorganizzazione delle linee produttive, a cominciare dallo spostamento della produzione di Land Rover Discovery dall’impianto di Solihull già entro la fine del 2018 – stabilimento oggetto di un profondo rinnovamento, necessario per la produzione dei modelli elettrificati del gruppo (e della futura Range Rover) – allo stabilimento slovacco di Nitra, dove verrà assemblato il nuovo Defender. Resterà a Halewood, invece, Range Rover Evoque, anch’essa prossima al debutto della futura generazione, i cui muletti di prova sono già impegnati su strada.


© RIPRODUZIONE RISERVATA