<span style="line-height: 20.7999992370605px;">Sicurezza un’auto su cinque non è in regola</span>

Alla vigilia degli esodi estivi Assogomma e Polstrada mettono in luce un quadro disastroso.
Sicurezza un’auto su cinque non è in regola
Francesco Colla
3 min

ROMA – E’ un problema di costi legato alla crisi economica. Ma anche di pigrizia, disattenzione, ignoranza e sano menefreghismo. La Polizia Stradale ha messo in atto, da metà maggio a metà giugno, un capillare sistema di controlli in sette regioni italiane (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria), fermando 9 mila veicoli. Il quadro che emerge, elaborato dal Politecnico di Torino, è desolante: il 20% delle auto in circolazione non è a norma. Questa mattina, alla vigilia dei grandi esodi estivi, si è tenuto a Roma l’annuale convegno Vacanze Sicure, progetto promosso da Assogomma (Associazione produttori e rivenditori pneumatici) e Polizia Stradale: Nord, Centro e Sud condividono a macchia di leopardo situazioni insostenibili dal punto di vista della sicurezza stradale. Il focus era ovviamente sugli pneumatici, ma sono stati presi in esame anche altri fattori: innanzitutto in Italia, su un parco veicoli di oltre 49 milioni di unità, abbiamo un’età media di 11 anni e 1 mese a vettura. Traduzione: le nostre auto sono vecchie. A questo aggiungiamo che il 7,09% dei veicoli controllati non è revisionato (l’anno precedente era il 5,7%) e inizieremo ad avere un panorama della situazione.

Ma guardando nel dettaglio si scopre che il 5,63% delle auto controllate viaggia con pneumatici lisci (ossia con battistrada inferiore a 1,6 mm), oppure danneggiati (3,83%), non omologati (2,32%), non omogenei (3,41%). Oppure c’è chi circola tranquillamente a giugno con gomme invernali (magari quelle per condizioni estreme). E che male ci sarà mai? Per chi non lo sapesse un pneumatico specifico per l’inverno, utilizzato con temperature sopra i 25° dilata lo spazio di frenata anche del 25%. Ad esempio: per non parlare di chi tiene tutto l’anno, sbagliando di grosso, le invernali sull’asse anteriore e le estive al posteriore. O chi fa un mix tanto deleterio per l’auto (anche in fatto di consumi) quanto per la sicurezza.   

Alla fine è sempre una questione di soldi. Lo capisce bene Giuseppe Bisogno, Direttore della Polizia Stradale: “Una sanzione per gomme lisce si aggira sugli 80 euro e troppa gente preferisce rischiare. Dovremmo avere la possibilità di ritirare la carta di circolazione in caso di irregolarità gravi, fermando un veicolo potenzialmente pericoloso. E questi dati ci indicano che dobbiamo insistere sui controlli tradizionali”. Se tutor e velox non bastano, il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti lancia l’ennesimo appello al Governo: “Il trend virtuoso legato al numero di incidenti si sta invertendo e quindi bisogna correre ai ripari. In tempo di crisi è doveroso permettere agli automobilisti di detrarre le spese per gli pneumatici e per la manutenzione, come viene già fatto per la ristrutturazione delle case”. Prima di partire per la vacanze, fate controllare gratuitamente gli pneumatici (anche quello di scorta!) della vostra auto da uno dei 5 mila gommisti che offrono il servizio. E rimanendo in tema di soldi chiudiamo con una considerazione: i 3.330 morti sulle strade dello scorso anno non pesano solo sulle coscienze ma anche sulle casse della comunità. Un incidente mortale costa in totale 1,4 milioni di euro: purtroppo è facile calcolare il totale.   

 

 

(foto: Ansa)


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