Alfa Romeo Giulia, la prova su strada live

La nuova berlina del Biscione arriva finalmente su strada, anche con i motori 2.2 turbodiesel da 150 e 180 CV
Alfa Romeo Giulia, la prova su strada live
Pasquale di Santillo
7 min
BALOCCO (VERCELLI) - Dieci mesi e quattrordici giorni dopo la prima volta, Alfa Romeo Giulia apre finalmente le... portiere al mondo per far capire alla concorrenza che Alfa è tornata davvero. Sì, dopo tanta attesa, è arrivato il giorno di poterla guidare e capire davvero se può segnare l’inzio di una nuova era dell’Alfa Romeo. Era il 24 giugno dello scorso anno quando la Giulia venne presentata ad Arese in una torrida giornata già estiva per celebrare il 105° anniverario della nascita del marchio del Biscione. E già in quell’occasione, pur senza poterla toccare e capirla davvero, fu capace di stupire tutti, accompagnata dalle emozionanti note cantate dal maestro Bocelli, nella sua versione più cattiva, la Quadrifiìoglio da 510 cv con il motore 2.9 V6 biturbo benzina.
 
RECORD AL RING - Sembrava fatta, poi sono passati i mesi, uno dietro l’altro, tra silenzi, brutte voci, ritardi, qualche rinvio, tanti problemi nonostante un record al Nurburgring (guarda il video). Sembrava una telenovela, interrotta solo dalla comunicazione al Salone di Ginevra - marzo - delle versioni che sarebbero arrivate sul mercato, i 2.2 diesel da 150 e 180 cv e il 2.0 benzina da 200 cv (oltre al 2.9 della Quadrifoglio), in attesa di vedere anche il 2.0 benzina da 280 cv (a trazione integrale) e il 2.2 diesel da 210 cv.
 
NATA A CASSINO - Era già qualcosa, ma non tutto: poi il 19 aprile scorso dalla fabbrica di Cassino è uscito il primo modello della Giulia, la macchina pronta a garantire il rilancio che vale un piano industriale. E il sollievo è stato totale. Due settimane dopo, il 3 maggio, l’Alfa ha comunicato l’apertura delle prenotazioni e il prezzo di attacco, 35.500 euro (79.000 la Quadrifoglio) in attesa di vedere le Alfa Giulia in concessionaria a fine maggio o invidiare i fortunati che a inizio giugno, potranno ritirare i primi modelli venduti. 
 
9 Maggio, ci siamo: Alfa Giulia apre le... portiere al mondo
 
Così, dieci mesi e quattordici giorni dopo, eccoci qui pronti a salire sull’Alfa Giulia, esercizio già effettuato la scorsa settimana dal Presidente della Repubblica, Mattarella e da quello del Consiglio, Renzi, con tanto di consegna di due Quadrifoglio all’Arma dei Carabinieri. Una vigilia emozionante, anche un po’ surreale, vissuta ieri sera al Castello Dal Pozzo, tra Arona e Stresa, con vista (nebbiosa) sul lago Maggiore. Con l’a.d. di Alfa, Harald Wester che non ha voluto aggiungere particolari sulla macchina - la conferenza è prevista alle 14 di oggi - ma non ha potuto evitare di manifestare tutta la sua umana ansia per un momento importante della sua creatura: «Lo ammetto, sono davvero emozionato per questo evento. In questi anni ho scoperto la grande passione che nel mondo c’è per l’Alfa Romeo e quello che vogliamo fare con Giulia e con gli altri modelli che arriveranno sarà proprio unire gli appassionati di ieri e di oggi. Ma dopo aver lavorato e aspettato tanto, bisogna imparare a godersi le cose. Lasciatevi andare alle emozioni, seguite l’istinto, ma non aspettatevi un evento come tanti altri. Vogliamo regalarvi qualcosa che non provate da tanto tempo».
 
 
Alla serata, oltre Alfredo Altavilla (responsabile FCA per il mercato Emea) c’era anche Roberto Fedeli, tornato all’ovile nello scorso febbraio - dopo i lunghi anni in Ferrari e la breve parentesi in BMW - con il ruolo CTO, Chief Technical Officier. Oltre le sigle, Fedeli è l’uomo che ha risolto con la sua abilità ed esperienza i piccoli grandi problemi che avevano afflitto e frenato lo sviluppo di Giulia in questi mesi di ritardi inattesi. Ora però è arivato il momento del battesimo. Si sale sulla Giulia e si va in strada e in pista a provarla. Seguite il nostro LiveTest, se potete.
 
Le voci di dentro dicono che l’Alfa Romeo Giulia è stata disegnata per piacere ma con semplicità. Fuori e dentro, seguendo l’anima, il cuore del brand che era e resta la guida, la velocità, non le appendici più o meno utili. L’esempio? Gli interni: linee essenziali, sportive, tre rotori per infotainment, volume radio e selezione tipologia di guida e basta, nessun ammennicolo od orpello superfluo, il driver deve concentrarsi sulla guida, un’esperienza unica con Alfa Romeo Giulia. E non a caso la posizione di guida è alta, verticale tutta incentrata sul volante, il punto G delle Alfa. Non sarà mai la connettività l’autentico fulcro del nuovo modello del Biscione. Questo non significa che manchino i dettagli, dai cerchi in lega da 16 pollici, all'infotainment Alfa Connect fino al climatizzatore bizona di serie. Ma non è esattamente questo il modello sul quale Google riuscirà a testare e magari imporre la guida autonoma.
 
L’estetica, quella non deve mai mancare perché lo stile resta sempre la prima motivazione d'acquisto. E lo stile di Giulia è aggressivo e allo stesso tempo elegante. Baricentro basso, molto basso, peso ridotto, grande studio sull’aerodinamica decisamente raffinata: si passa da un cx di 0,25 per le versioni normali allo 0,32 delle Quadrifoglio. Ma al di là di questi primi dettagli, secondo i tecnici, il messaggio importante che deve arrivare chiaro alla concorrenza e soprattutto ai clienti, al popolo di appassionati alfisti è che Alfa Romeo Giulia non è un modello isolato ma sarà seguito da una pianificazione prodotto completa e varia, a cominciare dal Suv.

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