Peugeot 308 GTi, eleganza graffiante: la prova

Al volante della versione da 270 cavalli della media francese, che se da fuori sembra quasi una macchina normale nasconde doti che la rendono perfetta per divertirsi in pista. Anche se il freno a mano elettrico...
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Francesco Colla

ROMA - Dopo la GT Station Wagon, brillante viaggiatrice testata in un recente Roma-Bologna, abbiamo finalmente messo le grinfie sulla 308 Gti, cinque porte cattiva erede di una lunga dinastia iniziata con la leggenda anni ‘80 205 GTi. Il marchio del Leone vanta un pedigree sportivo di primo livello, specialmente nei rally, e sta spingendo l’acceleratore anche sui modelli di serie e la 308 Gti è la punta di diamante dell’intera famiglia. 

SCATTO FELINO - Equipaggiata con il motore 1.6L THP S&S proposto in due livelli di potenza, 250 e 270 cavalli, va a far concorrenza alle altre medie prestazionali, come Golf GTI, Leon Cupra (la nostra prova), Civic Type R, Focus ST e Megane RS. Le prestazioni, specialmente nella versione da 270 cv sono entusiasmanti, con uno scatto 0-100 km/h in 6 secondi netti (per fare un paragone che lascia il tempo hce trova, è leggermente più veloce di una Porche Panamera "base" con motore 3.6) e una velocità massima dichiarata di 250 chilometri orari, ottenute anche grazie rapporto peso/potenza di soli 4,46 kg/CV.

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QUEL QUALCOSA IN PIU' - Ma quel “qualcosa in più” rispetto alle altre, o comunque la vera peculiarità del modello, sta nel connubio sportività\eleganza che la rende aggressiva quando serve ma anche in grado di passare (quasi) inosservata senza esagerati dettagli estetici. Esternamente spiccano i cerchi da 19” di serie, le pinze freni rosse, le minigonne e il doppio scarico cromato inserito nel diffusore, mentre l’abitacolo è impreziosito da un volante di dimensioni ridotte (che fa molto racing) con un diametro di 35 cm e sedili sportivi in pelle e Alcantara con cuciture rosse a contrasto. Il tutto unito, a completare il panorama del recentemente rinnovato Peugeot iCockpit, al touchscreen da cui controllare il sistema di infotainment e monitorare le immagini proiettate dalla telecamera posteriore. In più, sul tunnel centrale a pochi centimetri dal cambio (solo manuale) c’è il tasto sport. Premendolo si cambia il sound dell’auto, per un’esperienza di guida ancora più coinvolgente.

COMODE EMOZIONI - Partiamo: in città la 308 si dimostra versatile e maneggevole come una qualsiasi berlinetta da bravo padre di famiglia. Per godere appieno della cavalleria bisogna portarla tra le curve, dove si può apprezzare il retrotreno sempre saldo e lo sterzo preciso che la rendono una mangiasfalto di primordine. Il THP abbinato al manuale (unico appunto: un’escursione più corta avrebbe reso ancor più appagante l’esperienza di guida, così come l’avere un freno a mano di tipo tradizionale invece del tastino. Un vero delitto per un marchio 9 volte campione di Rally) regala emozioni. Anche visive e uditive: premendo il già citato tasto sport il sound diventa più gutturale e il cruscotto digitale assume una stimolante tonalità rosso corsa. Da 2000 a 6000 giri la spinta è progressiva e quando si affrontano le curve con decisione, sembra di essere al volante di un’auto da corsa. Senza sacrificare il comfort: l’assetto non è eccessivamente rigido e pur trasmettendo le asperità della strada consente di viaggiare sempre comodi. Complessivamente la nuova 308 GTi è un’auto esaltante sia per gli occhi che per il piede (e per la schiena), in grado di regalare emozioni a guidatore e pessaggeri, facendosi  notare ma senza dare troppo nell’occhio. Con 35 mila euro, prezzo in linea con la succitata concorrenza, si può comprare una piccola supercar adatta anche a portare i bambini a scuola.  

 


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