Nuova Seat Leon, cambiamento non di forma ma di sostanza

Primo contatto con il restyling della Leon: fuori cambia poco ma a livello tecnologico fa un grosso passo avanti. E da febbraio la Cupra avrà 300 cavalli.
Seat Leon m.y. 2017: foto
Francesco Colla
4 min

BARCELLONA - In Seat ci tengono alle proprie origini catalane. Nonostante il marchio sia da trent'anni del Gruppo Volkswagen, chi lavora a Martorell è orgogliosamente legato alla propria città, Barcellona. Un concetto che era stato sottolineato al lancio di Ateca e ora viene ribadito alla presentazione della Leon restyling, cui la prossima primavera seguirà la nuova generazione della Ibiza. Poi in autunno sarà la volta di Arona, l'inedita sport utility sviluppata sulla base della citycar.

Barcellona è una metropoli creativa, patria di Gaudì, giovane e in perenne fermento: nuova Leon evolve per tenere il passo della città, anzi delle città moderne e dei suoi abitanti perennemente connessi. Per cui se gli aggiornamenti esteriori non sono certo rivoluzionari, dentro offre contenuti che fino a poco tempo fa erano appannaggio del segmento superiore: come il sistema di ricarica wireless per smartphone e il touchscreen da 8 pollici. Cui si aggiungono il freno di stazionamento elettronico e l'accensione keyless, disponibili per la prima volta sulla compatta. Tutti sistemi che avevano debuttato sull'Ateca e che ora vengono trasferiti sulla cugina.

Esteticamente, come accennato, cambia poco e il motivo lo spiega il capo del design Seat, Alejandro Mesonero Romanos: “Essendo la Leon un modello molto accattivante, non era necessario cambiarne l'immagine, ma semplicemente rinnovarla”. Così è stata allungata la griglia, per esaltare la larghezza dell'auto, mentre i gruppi ottici full Led regalano maggiore espressività sia all'anteriore che al posteriore.

Inoltre, dal momento che i clienti Seat non scelgono le versioni entry level, il marchio ha deciso di alzare il tiro in fatto di allestimenti, lanciando la nuova versione top di gamma, Xcellence, caratterizzata da dettagli cromati, illuminazione interna a Led e il già citato touchscreen da otto pollici. Da Ateca, Leon eredita anche i sistemi di assitenza alla guida, come il traffic jam assist, ossia la guida semiautonoma nel traffico che fonde le funzionalità di frenata automatica e lane assist.

Sul fronte motorizzazioni l'unica novità è rappresentata dall'introduzione dell'1.6 TDI da 115 cavalli, abbinabile anche alla trazione integrale 4Drive al cambio automatico. Abbiamo provato la Xcellenze equipaggiata col piatto forte di casa Volkswagen, il  TDI 2.0 da 150 cv, abbinato al DSG 7 rapporti. Il motore ha confermato le sue doti: spinge bene fin dai bassi regimi, mantenendo brio fino alla soglia dei 4.000 giri e grazie allo sterzo preciso e al cambio reattivo consente una guida brillante. Apprezzabile il touchscreen da 8 pollici, nettamente più user friendly di quello da 5, mentre la postazione di ricarica wireless “rifiuta” uno smarthpone Microsoft. Probabilmente è necessaria una cover specifica.

Leon è ordinabile fin da subito in versione 3 porte, 5 porte e station wagon con prezzi a partire da 20.300 euro. A febbraio 2017 la top della gamma, la Cupra, più potente che mai: il 2.0 TSI arriverà a quota 300 cavalli.


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