Volkswagen T-Prime GTE: la nuova fiducia

Il concept ibrido plug-in, tassello della strategia di recupero di immagine dopo il Dieselgate
Volkswagen T-Prime GTE: la nuova fiducia
Pasquale Di Santillo
3 min

C’è un modello che, insieme alla Maserati Levante, sullo stand del Salone di Pechino trasmette un messaggio preciso, che va oltre la novità di prodotto. E’ il Volkswagen TPrime Concept GTE, un concept non casualmente intermedio, un compromesso fatto su misura per la Cina. Nel senso che ovviamente si tratta di un SUV e anticipa la futura Touareg, mentre la motorizzazione è ibrida, tipo plug in, per conciliare le due esigenze - politica e civile - del Paese orientale. E che si trasformerà nell’avanguardia tecnologica anche in Europa e negli Usa. 

RILANCIO - In definitiva, un altro tassello di quella strategia di “recupero” di Wolfsburg per rilanciare l’immagine scalfita dal dieselgate. Una strategia autonoma, vedi l’accordo con il governo Usa, ma sviluppata anche in maniera parallela alle scelte stavolta del governo tedesco. Che la scorsa settimana ha effettuato 630.000 richiami e mercoledì ha stanziato 1,2 miliardi per promuovere l’auto elettrica. Mentre ieri è arrivato l’annuncio del n.1 del Gruppo VW Mueller che verranno aperti tre nuovi centri hi tech nel mondo (Potsdam, Pechino e Belmont). E’ questo il panorama nel quale si inserisce la pianificazione di prodotto VW in Cina che alla fine si tradurrà in una grande offensiva elettrica. Il responsabile del brand, Herbert Diess ha infatti annunciato che sul mercato cinese verranno lanciati 7 nuovi modelli elettrici o ibridi plug-in, tutti prodotti in Cina, entro 3-4 anni. Proprio perché: «la Cina rimane comunque il primo mercato mondiale per l’auto elettrica». E’ vero, il pasticcio americano ha generato nel bilancio un miliardo e mezzo di rosso (oltre un accantonamento di altri 16 per definire la vicenda) e lasciato a Toyota il primato tra i costruttori mondiali per il quinto anno di fila. 

NUMERI OK - Ma nel primo trimestre di quest’anno - nonostante tutto - VW è a +0,8 rispetto all’anno passato e sfruttando alcuni problemi della rivale giapponese (terremoti e altro) guida il...campionato delle vendite globali. Tornando alla Volkswagen T-Prime Concept GTE, parliamo di un veicolo di 5 metri e 6 cm, con 2 metri di larghezza, nato sulla stessa piattaforma MLB dove è stata realizzata l’Audi Q7. Non è sicuro ma pare che la versione definitiva potrà accogliere 6-7 persone. Ma la vera rivoluzione di questa vettura si snoda dall’abitacolo alla motorizzazione. Intanto, tutti i comandi sono di tipo touch o a sfioramento, oppure vocali. La plancia è dotata di uno schermo di 12 pollici con tutte le indicazioni per chi guida. Accanto, senza soluzione di continuità, un altro display da 15 pollici per l’infotainment e i passeggeri dietro avranno a disposizione altri due tablet. Sotto il cofano due motori per la configurazione ibrida plug in con 50 km di autonomia in modalità solo elettrica. Quello termico è un benzina 4 cilindri 2.0 da 250 cv, l’elettrico invece ne esprime 136 cv. In tutto 381 cv di potenza, con una coppia impressionante di 700 Nm e trazione integrale 4Motion. Arriva a 100 km/h in 6” con una velocità massima di 224 km/h. Se il futuro è questo, ben venga.


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