Mini John Cooper Works GP Concept, la biposto più estrema

Considerando le due JCW GP del passato (2006 e 2012), probabilmente anche questo prototipo si trasformerà in un modello di serie nel prossimo futuro
Mini John Cooper Works GP Concept, la biposto più estrema
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Alessandro Vai

ROMA - Al Salone di Francoforte saranno due le concept esposte nello stand Mini, della prima a emissioni zero vi abbiamo già parlato; oggi tocca alla Mini John Cooper Works GP Concept, ovvero una versione sportiva ed estrema della piccola britannica che rinuncia addirittura ai sedili posteriori, sacrificati sull’altare del peso. Considerando che anche le due precedenti generazioni della Mini, nel 2006 e nel 2012, hanno avuto la loro John Cooper Works GP, probabilmente anche questo prototipo si trasformerà in un modello di serie nel prossimo futuro.

TECNICA - Mini non ha reso note le caratteristiche tecniche di questa concept ma è plausibile che la versione di serie possa montare il 2 litri turbo 4 cilindri portato a una potenza compresa tra i 250 e i 300 CV. Quanto allo stile, questa concept è probabilmente la Mini più estrema mai vista con le grandi prese d’aria, gli spoiler molto pronunciati sia all’anteriore che al posteriore, la presa d’aria sul tetto e i passaruota allargati che fanno molto anni Ottanta.

INTERNI - Anteriormente ci sono due sedili avvolgenti montati molto in basso, con cinture di sicurezza a cinque punti di ancoraggio e le porte si aprono con delle maniglie in tessuto. I sedili posteriori sono sostituiti dal roll-bar, mentre la leva del cambio è sostituita dai paddle sul volante. Tutti gli elementi degli interni sono rivolti verso il guidatore. Il gruppo strumenti digitali e l’Head-Up Display comunicano le informazioni a direttamente nel campo visivo del guidatore, permettendo una concentrazione assoluta senza distrazioni. 


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