Marchionne non chiude a GM e apre a Volkswagen

Il numero uno del Gruppo FCA commenta la recente acquisizione della Opel da parte di PSA e i possibili scenari futuri dello scacchiere automobilistico europeo
Marchionne non chiude a GM e apre a Volkswagen© ANSA
Pasquale Di Santillo
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Ginevra - Il pungiglione fa il suo lavoro, come sempre, alla fine. Aspetta un’ora e mezzo di chiacchiere incentrate fondamentalmente sul passaggio di Opel da GM al Gruppo PSA, tra tanti pareri e qualche amara considerazione su quello che poteva essere e non è stato, sia nel 2009 quando la Cancelliera Merkel negò la Opel all’allora Fiat e più recentemente quando GM non ha mai risposto alle insistenti avance di Marchionne per avviare la fusione con la nuova FCA. Poi, regolarmente all’uscita ecco la puntura: «L'integrazione tra PSA e Opel farà pressione sul gruppo Volkswagen per quanto riguarda il suo posizionamento nel mercato europeo - ammette lo stesso Marchionne alla fine della tradizionale conferenza stampa al Salone di Ginevra. «Volkswagen è leader in Europa e adesso Peugeot con Opel la incalzerà perché diventa seconda alle sue spalle. E subito dopo c'è anche Renault. Questo faciliterà i colloqui tra FCA e Volkswagen? Ovviamente sì, la casa tedesca con FCA potrebbe rafforzare il suo primato in Europa. Mi aspetto che Volkswagen a un certo punto si presenti da noi per parlare». 
Una puntura, due messaggi: a GM e al suo CEO Mary Barra che ha risposto picche alle proposte di Marchionne e alla stessa Volkswagen, per una disponibilità ora più piena.
Il resto è una sorta di monologo inframmezzato da qualche domanda, scegliamo la forma della sintesi per evitare di annoiare.

PANDA-ALFA ROMEO - «La Panda andrà via da Pomigliano, non ora ma nel 2019-2020, lo stabilimento ha la capacità di fare altre auto, probabilmente un nuovo modello Alfa Romeo, marchio che ci sta dando grandi soddisfazioni con Giulia e Stelvio e che ha un grande futuro. I progressi non li vedrò io visto che me ne andrò nel 2019. La gamma va completata con almeno altri due modelli un SUV più piccolo e uno più grande di Stelvio, non so l’ordine ma li faremo entrambe. Quello di rilanciare Alfa, quattro anni fa è stato un grande sforzo, non solo finanziario e siamo contenti di quanto fatto tecnicamente con la piattaforma». La Panda, per la cronaca, come anticipato da Automotive News, dovrebbe essere destinata alla fabbricazione in Polonia. Mentre gli stabilimenti italiani si occuperanno sempre di più di machine più complesse del segmento premium. Altra importante precisazione: «Fino a quando ci sarò io alla guida del Gruppo FCA, non venderò nessuno dei nostri brand.

ALLEANZE - «La mia idea sulla fusione con Gm rimane la stessa, è sempre desiderabile anche se ora le sinergie sono un po’ cambiate e quindi lo è un po’ meno. Abbiamo perso il 20% delle sinergie che potevano esistere con la fusione. Comunque non cambia niente. Loro alla presentazione hanno parlato di preoccupazioni geopolitiche, sono rimasto shoccato. Se vuoi essere un player globale come si fa a fare distinzioni del genere. E se certe preoccupazioni sono reali per loro, lo sono anche per noi. L’accordo PSA-Opel è nel complesso un buon accordo, difficile da mettere insieme ma Tavares è un buon cuoco, non so se diventerà uno chef stellato ma è un accordo nella direzione giusta. Penso che il suo target per raggiungere i risultati sia quello del 2026. A tempo nel 2009, il nostro approccio fu un po’ diverso ma il problema resta sempre quella della razionalizzazione della capacità produttiva, con quello della sovracapcità che non è stato ancora risolto. Carlos ha fatto un ottimo lavoro con PSA, è un buon operatore e gli auguro di avere lo stesso successo e se dovesse funzionare anche in Opel, dimostrerebbe il fallimento del management di GM che finalmente ha riconosciuto il valore della fusione in Europa. Riprovare con GM? Non chiudo mai nessuna porta, anche perché quella di GM non si è mai aperta. Io ho bussato e non mi hanno mai risposto, ho provato a ribussare e potrei anche rifarlo. E questo vale per qualsiasi porta se pensassi che fosse importante per il business. Lo farei, senza il minimo dubbio».

EMISSIONI USA - «Abbiamo consulenti legali al lavoro e stiamo risolvendo con le agenzie - EPA e Carb - e le autorità la questione delle emissioni secondo loro non nelle regole. Noi continuiamo a collaborare. Dovremmo ottenere la certificazione per il 2016-2017. Mentre probabilmente ci sarà da pagare qualcosa per il 2014-2015».

AUTONOMA ED ELETTRICA/IBRIDA«Al momento non abbiamo nulla da annunciare oltre quello che abbiamo già fatto con Google e la sua Waymo. È’ troppo presto, la nostra macchina autonoma sarà pronta nel 2019. Per quanto riguarda le regole da rispettare sulle emissioni entro il 2020, stiamo parlando di macchine ibride plug in a 48W che si sposa bene col segmento premium e quindi stiamo lavorando per preparare un portafoglio per quella data»

LANCIA - «Non sono mai riuscito a trovare un progetto che mi riuscisse a dimostrare di reggere rischio dell’investimento di un eventuale finanziamento. Avremmo fatto un gran pasticcio a mischiarla con il rilancio dell’Alfa Romeo. Ha una grande storia, ma non è abbastanza conosciuta nel mondo».


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