Volkswagen Sedric, prove di mobilità personalizzata

Anteprima al Salone di Ginevra per un veicolo a guida totalmente autonoma che anticipa i progetti futuri Volkswagen, non più costruttore di auto ma "provider di mobilità"
Volkswagen Sedric: l'amico di famiglia
Francesco Colla
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GINEVRA - Durante l’ultima edizione del Salone di Parigi, Volkswagen aveva anticipato la propria visione di berlina elettrica e autonoma, che dovrebbe arrivare in veste definitiva sul mercato nel 2020, al Salone di Ginevra la Casa di Wolfsburg trascende il concetto di automobile, gettando le prime basi di mobilità personalizzata. 

E Sedric, il prototipo che ha fatto il suo ingresso durante la Volkswagen Night ginevrina, ha ben poco dell’automobile. Infatti non è solo il primo veicolo creato per la guida autonoma di livello 5 (ossia totalmente autonoma, con un abitacolo primo di volante e pedali), ma si propone come anticipazione di una nuova forma di mobilità. Dove la vettura comunica con i passeggeri ed è utilizzabile da chiunque, anche da non vedenti o persone a mobilità ridotta. 

Basta sfiorare un anello luminoso, da portare con sé al posto delle tradizionali chiavi, e Sedric raggiunge il proprietario. Oppure gli si può ordinare cosa fare: portare i figli a scuola, andare a prendere un ospite all’aeroporto. Sedric unisce il concetto di auto con quello di automa.

Il progetto si inserisce all’interno della “Together Strategy 2025” Volkswagen, “il più grande processo di cambiamento nella storia del Gruppo” tedesco che si prepara a abbandonare il ruolo di principale costruttore di auto al mondo per diventare un provider di mobilità sostenibile globale

 “Il futuro della mobilità è vibrante, colorato, affascinante – ha spiegato il Ceo Volkswagen Matthias Müller – Con Sedric guardiamo avanti: lo studio dimostra come potrebbe funzionare un nuovo sistema integrato di mobilità. Presto, sarà normale veder circolare sulle strade dei veicoli senza comandi”.


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