Marchionne: Linea dura su Liberty e Suv Ferrari ibrido nel 2019

Il presidente di Maranello a tutto campo durante il Salone di Ginevra: "Quelli di Liberty Media non capiscono un tubo di tecnica"
Marchionne: Linea dura su Liberty e Suv Ferrari ibrido nel 2019
Pasquale Di Santillo
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GINEVRA - La linea resta dura mentre crescono fiducia e convinzione per il Mondiale che verrà. «Liberty Media (i nuovi proprietari della F.1 Andr) non capisce un tubo di tecnica e questa Ferrari ha oltre il 50% di possibilità di essere vincente». Sergio Marchionne quando vuole regala sempre un titolo. Tolta la casacca da a.d. di FCA - dove ha messo alle spalle la storia FIAT per lanciare quella di Jeep - e indossata la maglia da presidente Ferrari, mena fendenti a destra e manca.  «Continuiamo a credere nella possibilità che ci sia un progetto condiviso, che dia futuro alla Formula Uno. Noi vogliamo una scelta chiara sulla protezione del DNA di questo sport, non vogliamo che sia diluito da ragioni commerciali e di spettacolo. A noi interessano gli aspetti tecnici, anche perchè di questo credo che Liberty non capisca un tubo. Ci lasci lavorare. Se non riusciamo a distinguere un concorrente dall'altro dal punto di vista tecnico, se Ferrari non si distingue da Mercedes, non mi interessa, costa un sacco di soldi, ce li teniamo e facciamo altro». 
 
BERNIE - Uno sfogo in piena regola, che non dimentica i propositi di lasciare la F.1, al punto quasi di “rimpiangere” Bernie Ecclestone. Gli chiedono se era meglio l’era precedente e Marchionne ci pensa prima di risponder. «Ho visto Bernie stamattina non saprei. L’impegno di Liberty Media è molto serio dal punto di vista commerciale, dello spettacolo. Ma Bernie aveva una forza unica, non si andava ad intromettere nella scelta tecnica. Lui era un animale commerciale e di quello si occupava. Non si sarebbe mai permesso di entrare nel merito dei numeri dei motori. E invece di parlare di quello sarebbe bello cambiare certi regolamento. Quando arrivai., tre anni e mezzo fa, dissi che le regole sembravano scritte da degli ubriachi… Adesso non è che sia cambiato molto. Arrivano a livelli di dettaglio davvero incredibile, decisamente complessi. Noi specifichiamo quanto mm di spazio ci devono essere tra una parte e l’altra della macchina. Speriamo di riuscire a trovare le soluzioni giuste, che vadano bene a tutti entro il 2018».
 
RELAX - Ma qual è il suo stato d’animo di fronte al Mondiale che sta per iniziare? «Sono più rilassato, è decisamente la stagione più tranquilla di quelle che ho affrontato da quando sono arrivato nel 2014. Sono sereno per le possibilità di sviluppo della vettura e la stessa power unit mi dà sicurezza. Gli ultimi cambi all’interno della squadra, hanno completato l’assestamento del team, ora condivide gli obiettivi. Sono rilassato. I ragazzi ora hanno il controllo, più del passato. Abbiamo tutte le condizioni per andare avanti. E penso che la macchina possa essere vincente al 51% in questa stagione. Ho visto i piloti tranquilli, la SF71H è piaciuta sia a Vettel che a Raikkonen e non solo dal punto di vista estetico. Li vedo convinti del rendimento tecnico».
 
ALFA E MASERATI - Un primo giudizio sull’Alfa Romeo - Sauber? «È presto per giudicare. Il motore c’è’, glielo abbiamo dato noi. Non so se il telaio è adeguato.. Se riuscissimo a spostarli dall’ultimo posto dell’anno scorso ne sarei felice. Nell’insieme hanno una buona squadra, ora c’è anche LeClerc…».Possibilità di pensare alla Formula E con Ferrari o Maserati per il futuro? «Per la Ferrari adesso no, non è nemmeno troppo divertente a guardarla in tv con quei cambi di macchina. Per Alfa Romeo, ci abbiamo pensato ma non siamo pronti a parlarne. Non credo che la tecnologia sia adatta, non riesco a vedere il beneficio». E Maserati in F.1 Haas? «Anche qui ci abbiamo pensato, c’è una loro disponibiolità ma prima voglio vedere come va con l’Alfa. Sviluppare un motore in maniera indipendente ha dei costi incredibili».
 
FUV IBRIDO - Detto e fatto: sarà ibrido il primo Suv ovvero il Fuv Ferrari e arriverà a fine 2019. «Lo produrremo a Maranello, la linea è già predisposta. Aumenterà la forza lavoro ma darò i numeri a settembre quando sarà presentato il nuovo piano industriale. Il nome? Non lo so ancora. È’ vero, ho cambiato idea sul Suv ma solo perchè è cambiato il mercato. Negli Stati Uniti questo segmento a febbraio ha rappresentato il 70% del mercato, se va avanti così in Europa raggiungerà il 40% tra 2020 e 2022... Ferrari supererà con il nuovo piano la soglia delle 10.000 auto vendute all'anno, compreso il Suv».

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