Salone di Ginevra 2019: ecco la Ferrari F8 Tributo

L'erede della 488 GTB rende omaggio al propulsore, il V8 biturbo, simbolo della Casa di Maranello
Salone di Ginevra 2019: ecco la Ferrari F8 Tributo
Michele Salvatore
3 min

Ferrari F8 Tributo. Si presenta con questa grande novità il Cavallino Rampante al prossimo Salone di Ginevra. Da Maranello sono arrivate le prime immagini della Ferrari F8 Tributo, la berlinetta dal motore centrale che va a prendere il posto della 488 GTB e ne rappresenta l'evoluzione sotto ogni punto di vista. Il nome scelto già dice molto. Infatti la Casa di Maranello a voluto mettere al centro proprio il propulsore attorno al quale, poi, è stata costruita la vettura.

Quindi è giusto iniziare a parlare del protagonista, il V8 biturbo, “Best Engine of the Year” nel 2016, 2017 e 2018, che è stato portato fino a  720 cv, ben 50 in più della versione precedente per una specifica di 185 cavalli per litro. La cubatura non cambia, sempre 3.902 cc, con il picco della potenza raggiunto a 8000 giri e la coppia di 770 Nm scaricata sulle ruote posteriori già a 3.250 giri. Numeri impressionati, che consento alla vettura di schizzare da 0-100 km/h in 2.9 secondi e allungare fino a 200 km/h in 7,8 secondi. La velocità massima dichiarata è di 340 km/h.

Un motore così non poteva che essere messo in bella mostra e, infatti, in Ferrai non hanno rinunciato al tratto tipico delle V8 a motore centrale. Come sulla celebre  F40, il lunotto è in Lexan, con le feritorie ridisegnate per rendere più efficiente l’estrazione dell’aria calda… e per mettere in bella mostra l’opera d’arte tecnica di Maranello.

Le linee della vettura sono state disegnate dalla  galleria del vento, ma sempre con un occhio allo stile come da tradizione in casa Ferrari.

Il travaso di  tecnologia  dalla F1 è evidente, soprattutto osservando il lavoro fatto sull’S-Duct  anteriore e i nuovi fari a LED anteriori orizzontali, più compatti, che hanno permesso  ai tecnici aerodinamici di ricavare nuove prese di raffreddamento freni, in abbinamento con quelle all’esterno del paraurti, in ottica di migliorare i flussi d’aria. Lungo lavoro di affinamento, completato dalla cura del diffusore nella coda, che ha incrementato del  5% la downforce prodotta.

Gli interni della vettura beneficiano di un  aggiornamento stilistico  nello stile e nell'instalalzione della nuova generazione dell'interfaccia di comando  Human Machine Interface.

Ultimo, ma non meno importate, il dato che fa avere voglia più di tutti di provarla: quei 40 kg di peso in meno  rispetto alla 488 GTB. Più potente, più leggera e con la possibilità, per la prima volta di attivare il Ferrari Dynamiv Enhancer (FDE+), quando il manettino sul volate è in RACE: con il set-up che permette quasi a tutti di avvicinarsi al limite, questa Ferrai promette meraviglie.


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