Opel presenta Oxe, il fuoribordo derivato dal 2.0 diesel

Il marchio di Russelsheim debutta nella nautica con un motore da 200 cv dai bassi consumi
Opel presenta Oxe, il fuoribordo derivato dal 2.0 diesel
Francesco Colla
3 min
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ROMA - Nautica e auto sono da sempre due mondi in stretto contatto. Non poche Case automobilistiche, nell'arco della loro storia, si sono cimentate con motori marini o addirittura imbarcazioni. Basti pensare a Suzuki o allo splendido prototipo BMW 507 degli anni '50 o alle numerose "derive" marittime Mercedes-Benz. Senza considerare, da Volvo a Maserati passando per Audi e la già citata BMW hanno stampato i loro loghi sulle chiglie degli scafi nelle regate più prestigiose del mondo. Ora tocca a Opel bagnarsi i piedi: il marchio di Russelsheim ha presentato il fuoribordo Oxe (che in svedese significa bue) basato sul diesel 2.0 litri prodotto nello stabilimento di Kaiserslautern, solitamente montato su Cascada, Insignia e Zafira. La versione marina di questo quattro cilindri, adattato dall'azienda di settore Cimco Marine, eroga 200 cavalli a 4.100 giri, con una coppia massima di 400 Nm a 2.500 giri.

NICCHIA SIGNIFICATIVA - “Vendendo componenti entriamo in mercati di nicchia ma significativi, dove i nostri prodotti sono molto popolari. Il diesel Oxe è un esempio perfetto. Fornendo a Cimco Marine AB questo motore, contribuiamo a sfruttare la capacità produttiva dello stabilimento di Kaiserslautern” ha dichiarato Alex Thielemans, Manager Components Sales di Opel.

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CONSUMI RIDOTTI - Quando è utilizzato a scopo marittimo, il motore deve essere controllato ogni 200 ore con una revisione dopo 2.000 ore. I motori delle barche sono sottoposti a uno stress immenso perché devono girare al massimo per la maggior parte del tempo. Il turbodiesel consuma 43 litri all’ora, una quantità di carburante inferiore di ben il 42% rispetto a un analogo fuoribordo moderno a due tempi (73 litri), aumentando l'autonomia e rendendosi quindi particolarmente adatto alle barche progettate per la pesca d’altura, le missioni di salvataggio o gli allevamenti ittici nelle acque costiere.

AFFIDABILITA' E AUTONOMIA - “Abbiamo scelto il motore Opel perché si tratta di un ‘capolavoro’ ingegneristico e ha dimostrato tutta la sua affidabilità percorrendo centinaia di milioni di chilometri. Il bisogno di passare dalla benzina al diesel è stato considerato necessario per ridurre i pericoli di incendio, avere un prodotto più affidabile e dalla durata superiore con intervalli di servizio più lunghi per un intenso uso commerciale, un’autonomia superiore a pieno regime e per l’aumentata disponibilità geografica del diesel”, ha spiegato Magnus Folin, CEO di Cimco Marine.


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