Maggiolino, 70 anni di mito Volkswagen Beetle

Il 27 dicembre 1945 uscì dalla fabbrica il primo Beetle: in quasi 60 anni ne sono stati venduti 21 milioni in tutto il mondo.
Francesco Colla
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Germania anno zero. Siamo nel dicembre '45, la Seconda Guerra Mondiale è finita da pochi mesi e il Paese è un cumulo di macerie. Pochi giorni dopo quel primo Natale postbellico esce dalla fabbrica Volkswagen di Wolfsburg la prima Type 1, poi conosciuta in tutto il mondo come Beetle e in Italia come Maggiolino. Il progetto di un'auto per il popolo, la 'KdF-Wagen', risaliva al 1938 e l'anno successivo il primo modello venne presentato al Salone di Berlino, ma la guerra voluta da Hitler deviò le risorse tedesche verso gli armamenti e l'utilitaria fu riconvertita in veicolo militare. 

L'11 aprile del '45 le truppe statunitensi occupano lo stabilimento Volkswagen, dove lavorano 6 mila persone, per poi cederne la gestione al British Military Government due mesi dopo. In agosto arriva il primo ordine: 20 mila esemplari da utilizzare come auto di servizio per le truppe di occupazione alleate. Il maggiore Ivan Hirst, ventinovenne messo a capo della fabbrica, si rimbocca le maniche e il 27 dicembre il primo Maggiolino varca i cancelli di Wolfsburg . Per il successivo biennio ne sarebbero stati prodotti circa 1000 al mese e solo dal '48 sarebbe arrivata una significativa richiesta da parte di clienti privati. 

Ben presto sarebbe sorta la prima rete di concessionarie in tutta la Germania Ovest e i primi esemplari vengono esportati anche all'estero ed entro il 2003 saranno ben 21 milioni i Maggiolini a viaggiare sulle strade di tutto il mondo. La produzione in Germania cessa nel 1978, per lasciare spazio alle più moderne Golf e Polo e alla Passat, ma resiste in America Latina dove il Beetle è apprezzato per la sua robustezza e semplicità ancora per lunghi anni. L'ultimo esemplare della "vecchia generazione" viene assemblato a Puebla, in Messico: è il numero 21.529.464.

 

 


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