(ANSA) - ROMA, 18 AGO - "Sono convinto di fare bella figura,
ce la metterò tutta. La mia squalifica di due anni fa? Commisi
un'infrazione, ma la sanzione nei miei confronti fu più severa
di quanto meritassi, proprio com'è avvenuto nell'ultimo Tour con
Sagan". Vincenzo Nibali ha un conto aperto con la Vuelta: se
l'aggiudicò nel 2010, dimostrandosi per la prima volta corridore
da grandi giri, ma nel 2015 finì nell'occhio del ciclone, dopo
essersi attaccato all'ammiraglia. Accadde il 23 agosto, nella
prima tappa della corsa spagnola: lo 'Squalo dello Stretto' finì
a terra, poi arrivò al traguardo con circa 1' di ritardo dai
big. La giuria fu impietosa e lo squalificò assieme a una delle
due ammiraglie dell'Astana, la squadra di allora. "Mi sento
bene, ho lavorato duro a San Pellegrino - le parole di Nibali -:
ha faticato in salita e adesso punto al massimo. Sono in tanti a
volere il successo, ma io voglio chiudere la stagione con una
grande vittoria. Peccato che la Bahrain Merida quest'anno sia
stata davvero sfortunata".
© RIPRODUZIONE RISERVATA