(ANSA) - LONDRA, 25 FEB - Jeremy Corbyn non è mai stato un
informatore a pagamento dei servizi segreti della Cecoslovacchia
comunista e non ha venduto in passato "segreti" a Paesi dell'est
europeo. L'imbarazzato ma netto riconoscimento arriva
dall'emergente deputato conservatore Ben Bradley, costretto a
rimangiarsi - dietro minaccia di querela - le accuse lanciate
nei giorni scorsi contro il leader laburista britannico. "Il 19
febbraio 2018 ho fatto una dichiarazione gravemente diffamatoria
su Jeremy Corbyn, accusandolo di aver venduto segreti britannici
a spie comuniste", scrive Bradley, nominato di recente leader
dei giovani Tory e vicepresidente del suo partito dalla premier
Theresa May. "Riconosco che si tratta di affermazioni totalmente
infondate e false", prosegue il deputato, sottolineando inoltre
di aver "cancellato quel tweet calunnioso" e impegnandosi a
"pagare una sostanziosa somma di denaro a un'associazione di
beneficenza scelta" dal leader laburista, nonché a risarcire "le
spese legali" della causa civile intentatagli.
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