Harry e Meghan contro le leggi anti-gay

Ma in 36 Paesi dell'ex impero su 53 l'omosessualità è un crimine

            
            Harry e Meghan contro le leggi anti-gay
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(ANSA) - LONDRA, 18 APR - Il principe Harry e la sua futura sposa Meghan Markle scendono in campo in difesa dei diritti delle comunità Lgbt, definiti dall'attrice americana "una questione di diritti umani fondamentali". L'occasione è il Forum giovanile del Commonwealth, a margine dei lavori in corso a Londra del vertice dei leader dell'organizzazione nata dalle ceneri dell'impero britannico, nella quale - tuttavia - ben 36 Paesi su 53 continuano a punire l'omosessualità come un reato. La presa di posizione viene manifestata dalla coppia in un evento a porte chiuse, ma uno dei partecipanti, Jacob Thomas, attivista di un'associazione gay australiana, ne racconta i contenuti ai media britannici. Thomas evidenzia la passione mostrata da Markle nel denunciare le discriminazioni "basate sull'orientamento sessuale come sul genere". Mentre attribuisce a Harry l'ammissione che per un componente della famiglia reale un riconoscimento così esplicito in favore dei movimenti gay non sarebbe stato possibile ancora "5 o almeno 10 anni fa".

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