(ANSA) - ROMA, 10 MAG - "La stoffa c'è, ma va aiutato. Deve
lavorare tanto su certi fondamentali, cominciando da quelle
gambe, che tiene sempre larghe. E poi, mai uscire dal campo
piangendo, è una manifestazione di debolezza, si esce a testa
alta". Stefano Tacconi, grande n.1 della Juventus anni Ottanta,
è severo con Gigio Donnarumma, dopo gli errori che hanno
macchiato la sua finale di Coppa Italia. "In certe partite basta
un errore per rovinare tutto, non conta quante belle parate hai
fatto fino a quel momento. La concentrazione deve essere sempre
al massimo. Nel '90 Zenga giocò un Mondiale perfetto, ma ci si
ricorda solo dell'uscita sbagliata nella semifinale con
l'Argentina" sottolinea Tacconi. Più 'paterno' Ricky Albertosi
nel giudicare la prestazione del rossonero: "Ha alternato cose
notevoli a due papere incredibili. Sono lo scotto da pagare, è
un ruolo senza rete di protezione. Ma se a 19 anni hai giocato
più di 100 partite in A significa qualcosa. Deve crescere, ma la
sua tranquillità in campo è degna di un trentenne".
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