(ANSA) - UDINE, 09 LUG - Fissano un tetto massimo, pari al 45%,
per la presenza di stranieri in classe e a Monfalcone (Gorizia)
si accende la polemica. A sottoscrivere una convenzione per
contrastare il fenomeno delle "classi ghetto", vista l'alta
percentuale di stranieri in città, sono stati nei giorni scorsi
il Comune e due istituti comprensivi cittadini. Sulla base
dell'accordo, però, una sessantina di bimbi a settembre
rimarrebbe esclusa dalle scuole dell'infanzia. La Flc Cgil non
ci sta e annuncia "un esposto in procura, al Garante dei Minori,
all'ufficio per la tutela dei minori a livello nazionale". Il
sindaco di Monfalcone, Annamaria Cisint, ha affermato di "essere
convinta dell'utilità per i bambini di frequentare la scuola
materna" e ha aggiunto: "Ho già offerto e continuerò a offrire
tuttora la messa a disposizione di uno scuolabus per
accompagnare i bimbi nelle scuole dei comuni limitrofi, dove ci
sono le classi e i numeri per accoglierli. Mi sono rivolta a
sindaci e dirigenti scolastici ma nessuno mi ha risposto".
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