(ANSA) - ROMA, 12 SET - Se ci è riuscito Donad Trump, perché
non provare anch'io? E' quanto deve essersi detto Oscar De La
Hoya, ex fuoriclasse del pugilato che adesso, a 45 anni, è
rimasto nel mondo della 'nobile arte' lavorando come promoter
con la sua scuderia 'Golden Boy'. Ora però sta pensando di
candidarsi alla presidenza degli Usa e il precedente di Trump
può essere beneaugurante: in fondo anche l'attuale 'Mr.
President' appartiene al mondo della boxe, visto che negli anni
'80 e '90 tanti match di alto livello si sono svolti proprio nei
suoi alberghi. L'ex pugile di origine messicana, che si professa
conservatore ed è strenuo difensore dell'inno nazionale, crede
nelle proprie possibilità anche a livello politico. Sta
organizzando una squadra per esplorare quali possibilità avrebbe
e se la candidatura può avere senso. "Se il team di fattibilità
che ho approntato mi darà dei buoni riscontri in termini
numerici - ha spiegato -, renderò la cosa ufficiale e inizierò
la campagna elettorale".
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