(ANSA) - TRENTO, 12 OTT - Li chiamano "i signori dell'ora", il
trentino fu il primo ad abbattere nel lontano 1984 il muro dei
50 km, il britannico detiene ancora il primato conquistato nel
2015. Sono Francesco Moser e Bradley Wiggins, lo 'sceriffo' e il
'baronetto', capaci di scrivere una delle pagine più emozionanti
della storia del ciclismo. Il tempo ha impedito che questi due
fuoriclasse del pedale potessero confrontarsi in pista e su
strada e allora ci hanno pensato la Gazzetta e il Trentino a
metterli di fronte uno all'altro in una delle tante tavole
rotonde che fanno da cornice al Festival dello Sport, in
programma a Trento fino a domenica. La storia del record
dell'ora è una delle tante che il ciclismo ha consegnato alle
cronache e al mito, Moser e Wiggins due dei campioni che ci
hanno messo l'inchiostro. Si stimano, si rispettano ("Se
potessi, baratterei una dei miei ori olimpici con una sua
Roubaix", la battuta del britannico) e adesso, fianco a fianco
sul palco dell'auditorium di Santa Chiara, ripercorrono le due
imprese
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