(ANSA) - LECCE, 16 NOV - E' salito a due il numero delle vittime
dell'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio avvenuta il
9 novembre scorso e nella quale è morto sul colpo il figlio
19enne, Gabriele, di uno dei tre fratelli Cosma, proprietari
dell'azienda. Nell'ospedale 'Perrino' di Brindisi dove era
ricoverato in gravi condizioni nel reparto Grandi Ustioni
Giovanni Rizzo, di 41 anni, di Carmiano, che aveva riportato
ustioni sul 95% del corpo. Nell'ambito delle indagini
sull'esplosione è indagato il padre del ragazzo 19enne morto il
9 novembre scorso, Dario Cosma. A provocare l'esplosione
potrebbe essere stata una fiammata improvvisa generata dal
macchinario per l'asciugatura dei colori. Al momento della
deflagrazione, che causò il crollo del piccolo deposito rurale
in muratura dove stavano lavorando la vittima e Giovanni Rizzo
erano presenti, poco distanti, anche il padre di Gabriele e uno
degli zii paterni, rimasti illesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA