Saputo, disgustose minacce a dirigenti

Calcio non diventi pretesto per dare sfogo a istinti beceri

            
            Saputo, disgustose minacce a dirigenti
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(ANSA) - BOLOGNA, 15 DIC - Un "episodio disgustoso" che deve "rappresentare l'occasione per una riflessione": "non è ammissibile che il calcio diventi il pretesto per dare sfogo agli istinti più beceri, spesso tollerati o persino fomentati". Così Joey Saputo, patron del Bologna Calcio, condanna l'atto intimidatorio di ieri a Casteldebole, dove sono comparse tre croci con i nomi di altrettanti dirigenti del club: l'ad Claudio Fenucci, il direttore sportivo Riccardo Bigon e il manager Marco Di Vaio. "A loro va la mia personale solidarietà", aggiunge Saputo. "Resta la gravità del fatto: mai avrei pensato che in una città come Bologna potessero verificarsi episodi del genere, che non posso in alcun modo collegare alla passione genuina dei veri tifosi rossoblù. Non concepisco e non concepirò mai che per uno sport si arrivi a minacciare tre persone. Tre persone che peraltro ricevono da mesi offese di ogni tipo" perché "la squadra quest'anno non sta ottenendo i risultati sperati. Ora si è superata la misura".

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