Malagò e Mornati accolgono in Corea i primi azzurri

Il presidente del Coni e il Capomissione sono da ieri a PyeongChang, dove intanto si susseguono gli arrivi degli atleti azzurri: oggi attese le gigantiste e i ragazzi di fondo e salto
Malagò e Mornati accolgono in Corea i primi azzurri© ANSA
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PYEONGCHANG - Il conto alla rovescia dice "-4", come i giorni che ancora mancano all'apertura ufficiale dei XXIII Giochi Olimpici invernali: il tempo ormai stringe e i due Villaggi olimpici coreani, quello di PyeongChang e quello di Gangneung, aperti ufficialmente pochi giorni fa, iniziano ad affollarsi di atleti. E non solo loro, visto che ovviamente anche le più alte cariche sportive di tutto il mondo si stanno dirigendo verso la Corea del Sud per quello che si annuncia come uno degli eventi sportivi dell'anno, secondo forse solo ai Mondiali di calcio della prossima estate in Russia.

MALAGO' E MORNATI - Per quanto riguarda l'Italia, se i primi atleti (compresa la portabandiera Arianna Fontana) erano già arrivati quattro giorni fa, da ieri sono in Corea anche i vertici del Coni: il presidente Giovanni Malagò e il Vice Segretario Generale e Capomissione Carlo Mornati.

ARRIVANO GLI AZZURRI - I due dirigenti hanno già accolto, al loro arrivo in Corea, alcuni atleti arrivati a destinazione nelle ultime ore, come gli azzurri del biathlon e dello slittino. A ore dovrebbero invece arrivare le gigantiste Federica Brignone, Marta Bassino e Manuela Moelgg (presto raggiunte anche da Sofia Goggia, che fino a ieri ha gareggiato in Coppa del Mondo), insieme agli azzurri dello sci di fondo, del salto con gli sci e all'unico atleta azzurro dello skeleton, Josep Luke Cecchini. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare in Corea del Sud anche i pattinatori Anna Cappellini e Luca Lanotte, specialisti della danza su ghiaccio, che punteranno verso il Villaggio di Gangneung, dove si uniranno alle squadre di pattinaggio velocità e short track. Insomma, un po' alla volta la delegazione italiana a PyeongChang prende forma. Con la speranza che prendano presto forma anche i sogni del presidente del Coni Malagò e di tutti gli italiani.


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