PyeongChang: Usa-Corea del Nord, prove di disgelo

L'aria dei Giochi sta portando una ventata di serenità anche nelle più alte sfere della politica internazionale: i funzionari Usa non escludono di poter incontrare i loro pari grado della Nord Corea
PyeongChang: Usa-Corea del Nord, prove di disgelo© Getty Images
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PYEONGCHANG - Appena qualche mese fa sembrava già un miracolo vedere la semplice partecipazione ai Giochi olimpici di PyeongChang di una delegazione della Corea del Nord. Ora che non solo si è arrivati a questa partecipazione, ma che addirittura le due Coree sfileranno nella cerimonia inaugurale sotto un'unica bandiera e gareggeranno nell'hockey femminile con una squadra mista, l'effetto olimpico sembra essere diventato contagioso, coinvolgendo sempre più attori.
LA PRESENZA DI KIM YONG.NAM - Intanto c'è da registrare che la Corea del Nord ha deciso di inviare, per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, il presidente Kim Yong-nam. Fatto di grande rilevanza, che permette alle due Coree un ulteriore riavvicinamento.
IL MESSAGGIO DEGLI USA - A questo vanno aggiunte le recenti dichiarazioni dei più alti funzionari Usa, forse il Paese che più di tutti, insieme alla Corea del Sud, i nord-coreani individuano come il "nemico". Ebbene, grazie all'effetto della "tregua olimpica" il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, o altri alti funzionari potrebbero incontrare i nordcoreani ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang. Lo hanno detto la notte scorsa lo stesso Pence e il segretario di Stato Rex Tillerson. Per ora si tratta di una semplice apertura: «Vedremo», ha detto il Segretario di Stato Tillerson rispondendo a una domanda sull'argomento, ma le possibilità che ciò avvenga sono in aumento. Insomma, al freddo che tutti i partecipanti agli ormai imminenti Giochi Olimpici dovrebbero avvertire sui campi di gara, dovrebbe fare da contraltare un clima molto meno rigido tra le diplomazie di tutto il mondo. Almeno questa è la speranza di tutti.


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