Bach: «Tutto è pronto per l'inizio dei Giochi»

Il presidente del Cio rassicura tutti: «Non c'è alcun problema tecnico da affrontare, bisogna solo partire bene». Poi si dice emozionato per le due Coree che sfileranno insieme
Bach: «Tutto è pronto per l'inizio dei Giochi»© AFPS
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PYEONGCHANG - Ormai ci siamo: meno di due giorni e le XXIII Olimpiadi invernali di PyeongChang avranno inizio, con la cerimonia inaugurale prevista intorno alle 12.00 italiane di venerdì. In queste ore frenetiche di vigilia, a PyeongChang si stanno ultimando i preparativi per farsi trovare pronti al grande appuntamento.
LE RASSICURAZIONI DI BACH - A tal proposito, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach ha voluto personalmente rassicurare tutti sul fatto che ogni tassello è al suo posto: «Non esiste un solo problema tecnico da affrontare, - ha spiegato il numero uno del Cio aprendo la sessione del Comitato Olimpico Internaziionale - è tutto pronto. Adesso, tutto quello che c'è da fare è cominciare bene i Giochi».
L’EMOZIONE PER LE DUE COREE - Nel discorso di Bach non poteva ovviamente mancare un accenno alla grande novità di questi Giochi Olimpici in fatto di geopolitica, con la Corea del Sud (Paese organizzatore) e quella del Nord che sfileranno assieme e sotto un’unica bandiera nella cerimonia di venerdì e che avranno persino una squadra in comune, quella di hockey femminile: «Per me sarà un momento storico ed emozionante, visto che in passato ho gareggiato per due squadre diverse in un paese diviso», ha proseguito il dirigente tedesco, in passato schermidore quando la Germania era divisa in Est e Ovest.
IL MONITO AI RUSSI - L’altro argomento in primo piano, al momento ben più spinoso visti i ricorsi e contro-ricorsi in atto, è quello legato alla presenza dei russi: non ci sarà infatti una squadra della Russia, ma alcuni atleti potranno gareggiare in Corea sotto la sigla OAR e senza poter esporre vessilli della Russia «Non sarà loro permesso - avverte Bach - le regole in materia sono chiarissime. Gli atleti olimpici russi hanno firmato una dichiarazione con cui accettavano le regole e tutto questo sarà monitorato».


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