Caso Russia: Tas incompetente su nuovo ricorso

Nuova puntata del braccio di ferro tra Cio e federazione russa: oggi il Tas ha esaminato il ricorso di sei atleti e sette altri elementi dello staff dichiarando di ritenere di "mancare di giurisdizione"
Caso Russia: Tas incompetente su nuovo ricorso© EPA
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PYEONGCHANG - Si arricchisce di giorno in giorno la “telenovela” legata al braccio di ferro legale tra il Comitato Olimpico Internazionale e lo sport russo, circa la squalifica dalle Olimpiadi decretata dal massimo organismo sportivo mondiale ai danni di una lunga serie di atleti russi a causa del cosiddetto doping di stato.
TAS SI DICHIARA INCOMPETENTE - Arriva infatti una prima importante vittoria per il Cio, che aveva deciso di escludere dai Giochi di PyeongChang molti atleti russi nonostante la sentenza del Tas che ne aveva annullata la squalifica dalle Olimpiadi. A fronte del mancato invito da parte del Comitato Olimpico internazionale, è arrivata una nuova serie di ricorsi all'esame del Tribunale arbitrale sportivo che però, in un primo caso, si è dichiarato incompetente. In particolare, per quanto riguarda il ricorso presentato ieri da sei atleti (Tatyana Borodulina, Pavel Kulizhnikov, Alexander Loginov, Irina Starykh, Dimitry Vassiliev e Denis Yuskov) e sette fra medici, allenatori o staff (Pavel Abratkiewicz, Victor Sivkov, Anna Vychik, Evgeny Zykov, Anatoly Chelyshev, Danil Chaban e Konstantin Poltavets), il Tas ritiene di "mancare di giurisdizione".
DOMANI SI DECIDE SU ALTRI 47 - Per domani alle 11 coreane (le 3 di notte in Italia) è attesa la comunicazione dello stesso Tribunale sportivo sugli altri 47 ricorsi, compresi i 15 (13 atleti più due allenatori, uno dei quali è Albert Demchenko, argento a Sochi 2014 davanti all’azzurro Armin Zoeggeler) a cui era stata cancellata la squalifica a vita dalle Olimpiadi. Non siamo ancora alla parola fine, ma ormai di ore al via dei Giochi Olimpici ne mancano sempre meno e la bilancia inizia a pendere dalla parte del Comitato Olimpico Internazionale. A meno di nuovi clamorosi colpi di scena.


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