Skiathlon: i commenti delle azzurre a fine gara

La Brocard sperava di far meglio, mentre la giovane Comarella parla dell'emozione provata alla prima gara olimpica. La Debertolis spiega che le gambe non hanno retto
Skiathlon: i commenti delle azzurre a fine gara© Getty Images
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PYEONGCHANG - Iniziare il cammino olimpico piazzando il proprio miglior rappresentante al 26° posto non è proprio di buon auspicio, ma l'Italia era preparata a partire con il freno a mano tirato, visto che la skiathlon femminile, nello sci di fondo, non vedeva di certo le azzurre tra le favorite. A fine prova le quattro azzurre hanno provato ad analizzare la loro gara. Le vediamo una per una.
ELISA BROCARD - Non è soddisfatta della sua gara Elisa Brocard: «Sicuramente mi aspettavo qualcosa meglio - spiega l'azzurra, che pure con il suo 26° posto è stata la migliore delle nostre - Ho faticato muscolarmente. Forse era la neve lenta, o la pista dura o il vento. Questa volta le migliori non sono partite fortissimo, le vedevo, poi ho patito di più in skating. Sono contenta per i materiali, e spero di far bene nella 10 km».
ANNA COMARELLA - La più giovane delle nostre rappresentanti, Anna Comarella, prende gli aspetti positivi di questa skiathlon, che ha portato la Svezia in cima al medagliere: «E' stata un'emozione fortissima, la prima Olimpiade è il sogno di ogni atleta. Ci sono ritmi molto alti ed è difficile stare davanti. In classico riesco a difendermi e a stare vicina alle trenta, soffro di più in skating. Ce la stiamo mettendo tutta e speriamo di riuscire a fare una bella Olimpiade».
ILARIA DEBERTOLIS - Buona partenza e poi un cedimento: è così che Ilaria Debertolis analizza la sua prova odierna: «Nel primo giro in tecnica classica sono riuscita a tenere, poi le gambe mi hanno ceduto e sono arrivata fino alla fine perché siamo ad un'Olimpiade».
SARA PELLEGRINI - Più di così non poteva fare: è questo quello che pensa della sua gara Sara Pellegrini: «Le piste qui sono molto impegnative e molto dure - spiega l'azzurra - Io ho fatto il massimo, le migliori vanno veramente forte. Sono degli esempi da seguire».


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