Malagò: «Moioli, la vittoria della tenacia»

Il presidente del Coni si congratula con la neo olimpionica: «Ha dominato la gara con autorevolezza, in prospettiva è una garanzia». Poi sul medagliere azzurro: «In linea con le attese»
Malagò: «Moioli, la vittoria della tenacia»© ANSA
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PYEONGCHANG - Dopo lo splendido oro centrato da Michela Moioli nella finale dello snowboardcross femminile, i messaggi di complimenti per la giovane azzurra si sprecano. Dal generale dell'esercito Graziano al direttore sportivo della nazionale di sonwboard Cesare Pisoni. Non potevano mancare, ovviamente, anche le congratulazioni alla neo olimpionica da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò.


«HA DOMINATO» - «La sua è stata una gara dominata con padronanza e autorevolezza - ha detto il numero uno dello sport italiano - Michela è partita bene, poi dopo due curve ha preso la testa della finale e non l'ha più mollata».
«LA VITTORIA DELLA TENACIA» - «Quella di Michela è una storia bellissima - prosegue Malagò - Dopo l'incidente che ha avuto da giovanissima nella finale di Sochi non ha mai mollato. La sua è la vittoria della tenacia, e in prospettiva è una garanzia per il futuro. Sono molto felice».
TRASCINATI DALLE DONNE - Il medagliere azzurro può contare ora su sei medaglie. Numericamente il conto è pari tra uomini e donne (tre a tre), ma il peso delle medaglie femminili (due ori e un bronzo) non è paragonabile a quello dei podi maschili (un argento e due bronzi). Malagò non è sorpreso per questo. «Si sapeva che le donne avevano più chance - dice il presidente del Coni - e credo che anche per il prosieguo sarà così. Poi è chiaro che le medaglie sono spesso imprevedibili, come quella vinta da Tumolero nei 10.000 metri del pattinaggio. Invece atleti strafavoriti hanno buttato via in un solo momento non solo l'oro, ma anche la medaglia, in modo incredibile».
BILANCIO POSITIVO - Per lui che, prima dei Giochi di PyeongChang, si era sbilanciato puntando su almeno un oro e almeno dieci medaglie, il bilancio dell'Italia a metà strada (sei podi con due ori) non può che essere più che positivo: «Vincendo sei medaglie, in teoria, dovresti averne due d'oro, ma non sempre è così'. Noi siamo perfettamente in linea con quelle che erano sia numericamente sia qualitativamente le aspettative della vigilia, anche se ci sono settori, come la velocità maschile dello sci alpino, dove ci di poteva aspettare qualcosa in più. Ma non sempre si riesce a finalizzare».


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