Cerimonia di chiusura: bandiera russa trionferà?

Soltanto domani mattina il Cio deciderà se gli atleti potranno sfilare con il vessillo della Russia. Il capo delegazione Oar: «Rispettate tutte le condizioni previste a dicembre, abbiamo chiesto scusa a tutti gli atleti delle altre federazioni»
Cerimonia di chiusura: bandiera russa trionferà?© AP
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PYEONGCHANG - Bandiera russa trionferà? Non è dato saperlo, ma stando a quanto arriva dalla Corea del Sud le possibilità di vedere il vessillo della Russia durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali all'interno dello stadio di PyeongChang. Se il Cio aveva usato bastone e carota nei confronti della federazione russa dopo lo scandalo doping di Sochi, offrendo la possibilità agli atleti di partecipare sotto l'acronimo Oar per revocare, magari, la sospensione prima della cerimonia di chiusura (consentendo la sfilata con la bandiera russa) questa possibilità sembra stia venendo. Il portavoce del Cio, Mark Adams, ha fatto sapere che una decisione verrà presa domani mattina.

LA DELEGAZIONE OAR - Così il capo della delegazione Oar ai Giochi di PyeongChang: «Abbiamo spiegato all'Esecutivo del Cio che il nostro sistema antidoping è stato completamente ristrutturato, è stato fatto tanto e molto altro c'è ancora da fare - spiega Stanislav Pozdniakov -. Lottare per gli atleti puliti è la nostra causa comune e vogliamo continuare su questa strada. La miglior ricompensa per noi sarebbe riavere la nostra bandiera almeno per la cerimonia di chiusura. La mia sensazione è positiva».

L'INCONTRO - Pozdniakov, insieme ad Evgenia Medvedeva, ha incontrato l'Esecutivo del Cio per cercare di spiegare i passi avanti fatti dalla delegazione russa sul fronte anti-doping: «Crediamo di aver rispettato in pieno tutte le condizioni previste a dicembre, abbiamo chiesto scusa a tutti gli atleti delle altre federazioni per alcuni errori commessi». Il caso Sergeeva, però, sembra complicare un po' i piani: «Se avessimo chiesto l'esenzione a scopo terapeutico, ci avrebbero dato l'ok ma non è stato fatto». 


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