Olimpiadi 2024, Parigi dice sì a candidatura

Il voto favorevole del consiglio municipale, ampiamente previsto, apre di fatto l'iter ufficiale della candidatura, che dovrà essere presentata entro settembre
Olimpiadi 2024, Parigi dice sì a candidatura© REUTERS
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PARIGI - Il consiglio municipale di Parigi si è espresso a favore della candidatura della città per ospitare i giochi olimpici e paralimpici del 2024. Il voto favorevole, ampiamente previsto, apre di fatto l'iter ufficiale della candidatura, che dovrà essere presentata entro settembre.

MALAGÒ - "Io ho sempre sostenuto che Parigi si sarebbe candidata. Quindi, nella mia testa, e di tutti quelli che si stavano occupando della candidatura olimpica, era una rivale prevista e per la quale abbiamo massimo rispetto come per Boston e Amburgo, com'è giusto che sia". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenendo - a margine della conferenza stampa di presentazione della giornata mondiale dell'emofilia in corso al Coni - in merito alla candidatura di Parigi ai giochi olimpici 2024 annunciata oggi. "Era già nei conti che ci dovessimo confrontare con Parigi - ha aggiunto - ci sono passaggi formali che vanno espletati da tutti, ma pubblicamente oggi abbiamo quattro candidate: Roma, Amburgo, Boston e Parigi. Cento diviso quattro fa 25", ha concluso, riferendosi alla percentuale di possibilità di successo per ciascuna delle quattro città in lizza.

SULLA CANDIDATURA - 
"Noi riteniamo che o l'impostazione e la cornice della candidatura va fatta nell'assoluto rispetto dell'ambiente o non si deve neanche pensare di andare avanti. Noi dobbiamo giocare su quello che esiste, sulla valorizzazione di ciò che è già realizzato e non possiamo permetterci gigantismo e consumo del territorio". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò a Radio Vaticana intervistato nell'ambito della rubrica 'A conti fatti'. "È chiaro che qualcosa dovrà fare ma sempre nel rispetto dell'ambiente. Non a caso ancor prima dell'ufficializzazione io mi sono permesso di invitare tutti i presidenti e i rappresentanti nazionali delle associazioni ambientaliste, abbiamo giocato a carte scoperte - ha proseguito Malagò - ad esempio il villaggio olimpico non deve essere certo messo in un contesto fortemente vincolato ma dove è già previsto un piano di urbanizzazione".


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