Rio 2016, Malagò: «Pellegrini portabandiera? Aspettiamo la Giunta»

Il presidente del Coni si aspetta almeno 25 medaglie dalle prossime Olimpiadi
Rio 2016, Malagò: «Pellegrini portabandiera? Aspettiamo la Giunta»© ANSA
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MILANO - Federica Pellegrini resta la principale candidata a portare il tricolore alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Rio 2016, ma il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ancora non si sbilancia. «Avevamo detto di aspettare la Giunta di aprile per correttezza e rispetto, abbiate ancora pazienza. Ho detto che probabilmente è una donna, che viene dall'acqua l'hanno detto i giornalisti. Magari uno va per deduzione...», ha sorriso Malagò, a margine della cerimonia di premiazione delle benemerenze del Coni Lombardia. Nella sede del Circolo di Presidio dell'Esercito di Milano si celebrano atleti, dirigenti e società per i risultati di quest'anno e si pensa già a Rio. A oggi sono qualificati 171 atleti e «in proiezione avremo un numero superiore a quello del 2008 e del 2012 (281, ndr) - ha spiegato Malagò -. Ogni anno è più difficile qualificare atleti, quindi il lavoro è di qualità. È chiaro che la differenza la faranno le squadre ancora impegnate nelle qualificazioni, la pallavolo femminile, la pallanuoto e la pallacanestro maschili. Le aspettative sono riuscire a fare quello che si è fatto a Londra, tenendo presente che nel programma olimpico non ci sono gare come il fioretto femminile a squadre e la sciabola maschile, quindi almeno quelle medaglie non si possono rivincere».

Il presidente del Coni si attende almeno 25 medaglie, «di cui 3 dalla vela, anche se il presidente federale Croce dice due e mezza. Ci sono delle discipline in cui a Londra si è fatto meno bene e a Rio speriamo di ottenere qualche cosa in più, ad esempio dal ciclismo e dalla pista. Penso onestamente che nel tennis qualcosa possa e debba uscire, e la stessa atletica ha prospettive diverse. Poi ci sono tremila variabili che possono incidere sui risultati finali. Nessuno - ha concluso - si porta la medaglia da casa, ma non vale solo per gli italiani».


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