Rio 2016, Oms: «Nessuna ragione per rinviare le olimpiadi»

La presa di posizione dopo la richiesta di 150 esperti sanitari a causa dell'epidemia del virus Zika
Rio 2016, Oms: «Nessuna ragione per rinviare le olimpiadi»© AP
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BERLINO - L'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che «non c'è alcuna giustificazione di salute pubblica» per posporre o cancellare i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro a seguito dell'epidemia da virus Zika registrata in Brasile. La presa di posizione dell'Oms arriva oggi dopo che 150 esperti sanitari avevano chiesto in una lettera aperta all'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite il rinvio o la riallocazione dei Giochi Olimpici «in nome della salute pubblica». I 150 esperti sanitari, nella lettera aperta, facevano riferimento a recenti evidenze scientifiche in base alle quali il virus Zika sarebbe responsabile di gravi difetti dei neonati alla nascita, causando microcefalia. L'Oms ha evidenziato che «sulla base dei rilievi attuali, cancellare o cambiare la sede delle Olimpiadi 2016 non altererà in modo significativo la diffusione a livello internazionale del virus Zika». Il Brasile è uno dei circa sessanta paesi che hanno segnalato la trasmissione del virus Zika attraverso le zanzare che ne sono il principale vettore. 

LA RICHIESTA DEGLI ESPERTI - Posticipare o cambiare sede alle Olimpiadi di Rio 2016, perché il Brasile è alle prese con l'emergenza del virus Zika e perché continuare con l'organizzazione dei Giochi sarebbe assolutamente "immorale": questa la sostanza di un appello urgente lanciato da 125 scienziati nel mondo indirizzato all'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), al quale chiedono di rivedere le proprie linee-guida sull'epidemia. Già lo scorso maggio il Comitato olimpico internazionale (Cio) aveva dichiarato di non vedere una ragione per posporre o per spostare i giochi. La lettera-appello è firmata da 125 fra scienziati, medici e specialisti di 'etica della medicina' di istituzioni prestigiose come l'università britannica di Oxford e quelle americane di Yale e Harvard. I firmatari evidenziano come sia fallito il programma di sradicamento della zanzara responsabile e anche come il sistema sanitario brasiliano sia uscito "indebolito" dall'emergenza continua, che dura ormai da un anno. «Si sta correndo un rischio non necessario, considerando che 500.000 turisti stranieri da tutti i Paesi assisteranno ai Giochi e potrebbero infettarsi per poi tornare a casa, dove potrebbero generare un'epidemia». Uno dei rischi maggiori, secondo gli scienziati promotori dell'appello, sono gli atleti, che poi tornerebbero a casa in Paesi poveri non ancora colpiti dal virus Zika, che colpisce le madri in gravidanza. 


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